Lungo i vicoli del tempo, di Lanfranco Fabriani (citazioni)

Spionaggio, viaggi nel tempo e, soprattutto, l'arte sublime del non dire mai la verità: ecco le keyword di Lungo i vicoli del tempo di Lanfranco Fabriani.
Premio Urania 2001, si tratta di un romanzo di fantascienza italiano incentrato sui viaggi temporali, la cui storia ruota attorno all'Ufficio Centrale Cronotemporale Italiano, un’organizzazione segreta che lavora per mantenere lo status quo storico.
Il protagonista, il vicedirettore Mariani, è un professionista navigato che si muove in un mondo oscuro. Deve costantemente sottostare al suo enigmatico superiore, il Direttore, alias Big Boss alias il Vecchio, la cui regola aurea è quella di depistare e disinformare, non rivelando mai la verità. In questo ambiente, il tempo stesso non è lineare, ma un infinito presente costantemente pasticciato e restaurato.
La missione di Mariani si svolge in un’epoca cruciale: la Firenze del 1300. Ufficialmente, deve solo effettuare un'ispezione per revisionare il manuale operativo, ma capisce subito che l'incarico è molto più urgente a causa delle gravi inefficienze della sezione fiorentina.
Mentre Mariani cerca di rimettere ordine in quel crocevia temporale, deve anche guardarsi le spalle: Stringa, il suo rivale, sta intensificando le manovre per scalzarlo nella corsa alla successione del Direttore. Una lettura intensa con intrighi, doppi e tripli giochi, e molta suspence!
Citazioni da Lungo i vicoli del tempo
Conosce la regola, no? Depista e disinforma. Non dire mai la verità, non dirla mai tutta, e se proprio non puoi fame a meno, servila in modo che sembri una panzana.Pagina 25 | posizione 296-297
Impari a manovrare le persone: quando si muove qualcuno è meglio che non si accorga di essere una pedina sulla scacchiera d’altri.Pagina 27 | posizione 317-320
Poteva anche rispondere — grugnì il superiore. — Magari era una comunicazione importante. — Ma il suo tono rivelò che da un cellulare, secondo lui invenzione demoniaca sopra ogni altra, non poteva venire nulla di realmente importante. In realtà, Mariani sapeva benissimo che, qualsiasi cosa avesse fatto, il direttore avrebbe suggerito che avrebbe potuto fare l’opposto. Era semplicemente una delle tante mosse che componevano il loro complesso gioco chiamato “rapporti interpersonali”.Pagina 28 | posizione 335-337
Il Big Boss si appoggiò allo schienale imbottito della poltrona e fissò le pesanti tende tirate. Rimase in silenzio per un minuto abbondante. Poi, senza volgere il capo, limitandosi a girare gli occhi, guardò il suo vice a lungo come se, provenendo da lui, una buona idea fosse comunque da scartare. Infine annuì appena, quasi con riluttanza.Pagina 78 | posizione 990-992
Dire a Gasparri che era lui il fulcro della sede, poi dirlo alla Savoldi e a Lorusso, e magari anche alla Montesanti. Mentire, mentire, mentire, null’altro che mentire. Che ognuno creda d’essere l’unico cocco della signora maestra.Pagina 101 | posizione 1298-1298
L’agente francese lo guardò acido. — Certo. Vogliamo parlare dei pirati o dei pisani, che non si sa chi dei due sia maggiormente ladro?Pagina 150 | posizione 1929-1932
—C’è qualche altra domanda?—chiese per distrarla. — Sì. Cos’è il Trattato di Londra? Mariani sbuffò.—Probabilmente sarebbe più facile dire cosa non è. Una ricetta per una frittata, ad esempio. È un accrocco di parole lungo duecentocinquanta pagine, vago nei punti davvero importanti e capzioso sino all’intollerabile sulle sciocchezze, come ogni trattato che si rispetti.Pagina 202 | posizione 2608-2609
Ah, Petruccio. — Riuscite a evitare questo maledetto “Ah Petruccio” ogni volta che mi vedete?—sbottò Mariani.—Sembrate attori che danno l’imbeccata al collega ubriaco!Pagina 227 | posizione 2932-2933
guardò torvo. — Naturalmente. Stavo per proporlo io stesso. Un vicedirettore si trova sotto ogni sasso, una segretaria fedele no.Pagina 261 | posizione 3368-3368
Il cosmo sembrava un baratro senza fondo, pronto a strapparlo a quel pianeta così alieno rispetto al suo.Pagina 275 | posizione 3544-3547
Lasciamolo continuare. È un farabutto, lo sappiamo, e lui sa che noi lo sappiamo. Ciò vuol dire che eviterà di fare storie quando ci servirà qualche maneggio. Preferisce un responsabile amministrativo tutto d’un pezzo che ogni volta che deve far uscire uno spillo chiede sei firme? No, abbiamo bisogno di un saltimbanco dei libri contabili, e dobbiamo portare pazienza se gli rimane qualcosa attaccato alle dita.Pagina 275 | posizione 3550-3552
Va bene — si arrese il responsabile amministrativo. —Vedrò cosa posso fare. Che Mariani dentro di sé tradusse con un “vedrò quanto posso ricavarci”.Pagina 284 | posizione 3661-3663
Insomma, facciamo parte di un’Europa unita; è ora che impariamo a collaborare. — Il suo tono riuscì a essere talmente convincente che quasi si infinocchiò da solo con quelle puttanate.Pagina 296 | posizione 3814-3817
Dopo una lunga pausa, pur odiandosi, Mariani dovette capitolare.—Posso sapere come fa a esserne informato? Gli occhi del direttore brillarono nella penombra. — Certo che no, cher et cousin. Perché sciogliere un mistero molto soddisfacente che mi fa sembrare un demonio che stende la sua ala nera su tutto il tempo con una rivelazione magari banale e prosaica, in un certo senso rassicurante?Pagina 298 | posizione 3836-3838
Grave errore. Ecco cosa accade a mettere sul campo uno storico specialista del periodo e a lasciarcelo troppo a lungo. L’agente migliore è quello a cui non importa niente di dove si trova, e che starebbe altrettanto bene o altrettanto male nella Vienna di Francesco Giuseppe o nella Cartagine di Didone.Pagina 298 | posizione 3843-3844
Mariani, quando desidero conoscere l’opinione di un francese leggo Balzac o Flaubert, mi sono spiegato?Pagina 298 | posizione 3845-3845
Un doppio è sempre un doppio, lavora per loro, lavora per noi, ma soprattutto per se stesso.Pagina 306 | posizione 3956-3957
Il compito di una brava segretaria è riuscire a ritrovare ciò che ha perso, ma solo se glielo chiede chi le ha ordinato di smarrirlo.Pagina 321 | posizione 4156-4156
Vai adesso, non osare far attendere il tuo Direttore Ottimo Massimo.Pagina 326 | posizione 4222-4222
—Sì, è infida e sleale, ma tra noi questo è un pregio
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Se ami i viaggi nel tempo, ma principalmente arricchiti da spionaggio, complotti e doppi/tripli giochi, devi leggere Lungo i vicoli del tempo di Lanfranco Fabriani, una vera e propria partita a scacchi in cui la strategia è interamente focalizzata a eliminare l'avversario o guadagnare influenza politica.
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