Indice dei contenuti
Le penne sferografiche ci hanno fatto sentire veri scrittori, per noi che a cavallo degli anni 80 e 90 pensavamo che la zampa di gallina fosse un piatto regionale abruzzese!
La mia storia personale con la penna sferografica: un tuffo nel passato
La mia storia personale con la penna sferografica parte da lontano: alle elementari, dopo matita, penna cancellabile e penna a sfera, ero andato in fissa totale con le penne stilografiche. Uno strumento perfetto per una persona ordinata e precisa, un'arma di distruzione di massa in mano mia.
I miei ostacolarono in ogni modo questa mia fissazione: invece del tratto medio che ci si poteva aspettare dalla punta media del mio pennino, il risultato era invariabilmente un graffio lancinante alternato a macchie sulla pagina, anche perché ho sempre prediletto il nero all'inchiostro blu, di cui non esisteva il cancellino!
Ma come spesso capita, il modo migliore per abbandonare un vizio è sostituirlo con un altro: ecco dunque che l'acquisto della mia prima penna sferografica Pelikan Grand Prix (quella arancione e nera) riuscì a farmi dimenticare la sciagura della penna stilografica.
La sferografica era bella - nonostante quel colore non mi abbia mai fatto impazzire, e ho scoperto solo da poco che c'era anche di altri colori - scorreva bene, consentiva una scrittura ottimale, lo spessore del tratto era quello giusto, emanava una sensazione di sicurezza ed aveva la giusta dose di figaggine, avendo, come la penna stilografica, le cartucce intercambiabili.
Chissà che fine ha fatto! Per far capire quanto la adorassi, è l'unica penna che ricordo con piacere e che ho sempre cercato di ritrovare nelle cartolerie, purtroppo però per anni è stato un articolo introvabile!
Le penne sferografiche però oggi vivono un seconda giovinezza: esiste una nuova edizione della Grand Prix, in chiave moderna e - finalmente - con un vasto ventaglio di colori, e anche altri produttori hanno colto la palla al balzo producendo le loro penne sferografiche.

In questo articolo ho raccolto lo stato dell'arte della produzione attuale per un rapido confronto, e la possibilità per tutti di acquistare la propria futura penna preferita (accessori inclusi)!
Le caratteristiche prese in considerazione per l’analisi
Il nome sferografica è un marchio registrato da Pelikan, quindi basterebbe considerare quelle che la marca indica come tali ma, data l'immancabile presenza di prodotti analoghi di qualità paragonabile, ho provato a rispondere in modo più ampio alla domanda che cos'è una penna sferografica? Siccome ne esistono di forme, materiali, colori e finalità diverse, ho dato la mia personale interpretazione: le sferografiche sono penne compatibili alle cartucce a inchiostro liquido con punta incorporata. Semplice e pragmatica.
Le penne sferografiche prese in considerazione sono quelle presenti sul mercato nel 2024, che appunto sono alimentate dalle sopraccitate cartucce, e con un prezzo appropriato... stiamo pur sempre parlando di strumenti per la scrittura, non di pezzi da collezione!
La lista generale delle sferografiche suggerite
Pelikan Grand Prix
La Grand Prix è l'erede per linea diretta della penna sferografica originale anni 80; anche la sua linea lo dice a gran voce. Devono essere stati in molti a rammaricarsi della scarsità di colori disponibili del primo modello (io conoscevo solo l'arancio-nero) infatti è disponibile in una grandissima varietà cromatica!
Clicca l'immagine per acquistare Pelikan Grand Prix!
Pelikan Griffix
La Griffix è l'evoluzione ergonomica della Grand Prix, studiata appositamente per la scuola primaria, per chi impara a scrivere anche se ha difficolta psicomotorie. La caratteristica faccina che sorride indica se si sta impugnando correttamente la penna sferografica che, anche in questo caso, è disponibile in tantissimi colori.
Clicca l'immagine per acquistare Pelikan Griffix!
Pelikan Twist
La Twist ha un taglio un po' più adulto rispetto alle altre sferografiche di Pelikan, ma non per questo i colori sono in secondo piano, anzi: ce ne sono talmente tanti che ogni tanto è possibile trovare sul mercato una nuova linea! La Twist è di gran lunga la mia preferita, ed è grazie a lei se ho riscoperto il mondo delle penne sferografiche!
Clicca l'immagine per acquistare Pelikan Twist!
Schneider 188303
La Schneider 188303 è un modello essenziale, quasi anonimo. Utile per chi teme che qualcuno possa rubargli la penna sferografica, intendeno quale gran strumento sia. Ne ho trovate anche di altri colori ma niente di eclatante, a differenza dei modelli Pelikan ha in tutto e per tutto l'aspetto di una comune penna a sfera.
Clicca l'immagine per acquistare Schneider 188303!
Schneider Breeze
La Breeze è più in linea con i modelli Pelikan rispetto agli altri modelli Schneider, dalla forma originale, stilosa, con un'impugnatura ergonomica e un design che, da ogni parte lo si prenda, si allontana dall'idea di una penna comune. Le varie versioni hanno tutte la grossa impugnatura nera e i dettagli di un colore diverso.
Clicca l'immagine per acquistare Schneider Breeze!
Schneider One Change
La One Change ha un carattere molto composto, serio. La linea è quella di altre penne Schneider, probabilmente per cercare consenso da pare di un pubblico consolidato. Questa penna sferografica ha un solo modello, non l'ho trovata di altri colori, a rimarcare ancora una volta la seriosità della penna.
Clicca l'immagine per acquistare Schneider One Change!
Stabilo Easy
Stabilo Easy controbilancia alla perfezione l'uniformità e il conformismo di Stabilo: oltre ai tantissimi colori, questa penna sferogrfica è talmente originale da non sembrare nemmeno uno strumento per la scrittura! Anche in questo caso il pubblico di riferimento sono gli alunni della scuola primaria.
Clicca l'immagine per acquistare Stabilo Easy!
Gli accessori per un’esperienza di scrittura piena e soddisfacente
Come da premessa iniziale, la penna sferografica non è una comune penna con cui scrivere finché dura e che poi va buttata. Esistono alcuni accessori che dovresti avere per sfruttarla al meglio, eccoli elencati!
Vorresti usare la sferografica con il tuo inchiostro preferito? Ecco l’hacking delle cartucce!
Sensazionale, ecco che cosa i poteri occulti delle cartucce di inchiostro non vogliono che tu sappia!
Scherzi a parte, non c'è nulla di sensazionale. Immagino avrai idea di che cosa sia un convertitore per penna stilografica (o converter), se non ce l'hai eccola: si tratta di una speciale cartuccia dotata di uno stantuffo, con cui è possibile succhiare l'inchiostro direttamente dalla boccetta. Praticamente una cartuccia ricaricabile. Io ho adottato un principio simile per la penna sferografica.
Premetto che l'ho sperimentato solo sulle cartucce Pelikan che, a differenza delle cartucce classiche per la stilografica, non contengono inchostro liquido libero ma, come ad esempio per i pennarelli, è trattenuto da una spugnetta. Un'altra differenza è la presenza di un tappino che permette di accedere alla spugnetta. Beh, c'è altro da dire?
Con un convertitore (o una siringa) raccolgo l'inchiostro dalla boccetta, e poi ne rilascio una decina di gocce sulla spugnetta (per la quantità ideale vedi come va, e regolati di conseguenza in base al tuo gusto)!
Se poi vuoi cambiare colore, allora prima di quest'operazione devi pulire la spugnetta, ad esempio con l'alcol, ma attenzione: se non esegui bene la pulizia, per un po' la penna scriverà male, tipicamente con un tratto molto grosso.
Personalmente adoro l'inchiostro color nero seppia, e indovina se esistono le cartucce di questo colore? Certo, ma per ora solo a casa mia!
Mi sono fatta una cultura. E mi sono divertita a vedere tutti quei colori: io adoro le penne. Ora mi hai fatto venire il desiderio di una penna sferografica!
Aspetto il tuo primo racconto scritto con una penna sferografica! Qual è la tua preferita?
Quella rosa della Stabilo Easy
Molto particolare, ricorda un po’ certe creature di Giger!
Fantastiche! Adoro scrivere a mano anche se le occasioni per farlo sono sempre rare
Però quando devo scrivere un bigliettino di auguri ad esempio mi piace farlo con una bella penna!!!
Tutta colpa dei computer! 😀