La nostra storia praticamente è finita (cronache di riscrittura)

da | 3 Ott 2023

È stato a dir poco sbalorditivo il ritmo che ho mantenuto da quando agosto è diventato quasi vivibile fino al termine di settembre, che mi ha permesso di scrivere la parola fine al romanzo. Ripeto per l'ennesima volta che non pensavo ce l'avrei fatta in così poco tempo: un paio di mesi invece che un numero imprecisato di anni. Continuo a scriverlo in ogni post perché ne sono davvero colpito!

Ultimo blocco

Il megliopeggio del mestiere

Ora però c'è la parte peggiore e migliore insieme del lavoro: la riscrittura al PC! La peggiore perché è una cosa scomoda, noiosa e lunghissima (questa volta non sto adottando trucchetti tecnologici) mentre è la migliore perché una riscrittura a freddo forzata è l'unico modo per assicurarsi di eliminare le vaccate fotoniche della prima stesura... e è inutile, ci sono sempre e comunque!

Questa volta sono 118

Sì, 118 pagine scritte con una pessima grafia che non auguro a nessuno di dover decifrare. Incuriosito su quanto materiale fosse ho fatto alcune stime: inizialmente pensavo che una pagina avesse mediamente 90 parole di testo, ma era una valutazione davvero maccheronica. Ora che ne ho trascritte una buona quantità posso sbilanciarmi con una più affidabile media di 99,6 parole a pagina. Che è quasi 100, manco a farlo apposta! Oltre undicimila parole in due mese non le ho mai nemmeno sognate, figuriamoci scriverle!

E questo considerando anche tutti gli scarabocchi e disegnini e cornicette e labirinti e varie ed eventuali, niente male dunque!

Insomma, questo per dire che anche se ultimamente qua scrivo poco, i lavori procedono spediti. I prossimi passi? Li conosco già, ma non ci voglio pensare. Al momento l'unico pensiero è quello della carta e dell'inchiostro e del taglio sul pollice destro che mi fa veder le stelle ogni volta che prendo male un tasto!

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Davide CervelloBacato

No aspetta fammi capire… scrivi romanzi con carta e penna? Come fai?! Non ci metti il quadruplo del tempo?

Franco Battaglia
1 anno fa

Io scrivo quasi tutto prima a penna, trascrivo poi a pc e correggo un casino, poi rileggo e ricorreggo, poi rileggo e ricorreggo.. praticamente fino a che non pubblico siamo in costante fase precaria. Poi mi arrendo. 😉
p.s. Davide qui sotto mi sta ricordando la famosa frase su Giovanni Paolo II: “Dio è dappertutto, ma Giovanni Paolo II c’è già stato” 😉

Marina
1 anno fa

Ma sei un mito! Tutto in così poco tempo e pure scritto a mano! Io ho talmente tanti di quegli spunti scritti e consegnati al pc che neanche vado più a cercarli. A mano continuo a prendere i soliti appunti per altre pagine potenzialmente da scrivere e consegnare al computer. Un circolo viziosissimo… e viziatissimo!

Marina
1 anno fa
Rispondi  Andrea Cabassi

Misti: sono racconti incompleti o inizi mai portati avanti. Però ci sono, casomai mi tornasse un giorno la voglia di dargli un senso compiuto. 🙂