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Nell'ultimo periodo, l'attività di produzione letteraria ha assunto una concretezza insperata, tanto da lasciarmi quasi impreparato sul prosieguo della scrittura.
Non pensavo che avrei potuto pronunciare queste parole così presto, ma sto davvero intravedendo la fine! E con questa intravisione quasi mistica iniziano le prime paranoie! Paranoie prima di tutto perché su argomenti di cui è inutile preoccuparsi in questo momento, o è inutile preoccuparsi in assoluto, come quello di cui voglio parlare: il numero di pagine che deve avere un romanzo.
Lo so che il valore di un romanzo non è misurato in numero di pagine, di cartelle, parole o caratteri, che non esiste un minimo o un massimo, ma di questo ho già parlato: è un semplice delirio da intravisione del finale.
La classificazione
Però in realtà una classificazione esiste, anzi ce ne sono molte e nessuna di queste può dirsi ufficiale… e se sei capitato su questa pagina perché eri interessato proprio a questo cercherò di accontentarti. Durante le mie ricerche (presenti e passate) ho trovato svariate organizzazioni e catalogazioni, alcune addirittura riportavano il numero massimo di parole che un romanzo dovesse avere… chiaramente errate e inutili.
La descrizione che mi è sembrata più ragionevole è quella specificata dal The Science Fiction and Fantasy Writers of America per le categorie del celebre Premio Nebula, che ha solo 4 suddivisioni, sulla base di racconto e romanzo; eccola schematizzata:
Categoria | Analogo italiano | Parole |
---|---|---|
Short story | Racconto breve | fino a 7.500 |
Novelette | Racconto | da 7.500 a 17.499 |
Novella | Romanzo breve | da 17.500 a 39.999 |
Novel | Romanzo | da 40.000 |
La differenza in editoria
OK, ora che abbiamo questa comoda tabellina che ce ne dobbiamo fare? Ovvero, oltre a poter dire che Io sono leggenda è un romanzo breve e invece Arancia Meccanica è un romanzo e basta, qual è la differenza editoriale sostanziale fra le due tipologie?
Onestamente non ne capisco lo scopo; ovvero: se compro un libro di racconti so che non leggerò un romanzo, ma se comprassi un romanzo breve dovrei pensare di avere in mano qualcosa che non sia un romanzo?
Trovo la risposta in alcune parole che ho scritto nel paragrafo precedente: nessuna di queste può dirsi ufficiale. Infatti non esistendo un'istituzione preposta a stabilire questi canoni, il tutto è completamente soggettivo e dunque fuffa.
Nota di fondo: credo sia comunque una cosa più in uso nel mondo anglosassone che in quello civilizzato (ricordo ancora che misurano i liquidi in tazze e cucchiaini da tè).
Il fatto è che il romanzo breve è una categoria editorialmente complicata e, secondo me, anche un po’ soggetta a furbacchiamenti. Tecnicamente è troppo breve per essere venduto come romanzo, però spesso viene fatto lo stesso tramite artifizi editoriali, un po’ discutibili. D’altra parte inserirlo in una raccolta di racconti brevi stona, perché se compri un’antologia vuoi per forza che siano racconti brevi…
Proprio così: quella del romanzo breve è una categorizzazione un po’ forzata, in fondo si tratta di un romanzo la cui lunghezza è mediamente inferiore, ma non è un racconto, è comunque un romanzo. Ricordiamo che, oltre ai già citati, anche Il vecchio e il mare è un romanzo breve. Dovrebbe farmi approcciare al libro in modo speciale solo per questo?
Non sono da romanzo..sono un velocista.. scrivo post e raccontini, leggo molti più raccontini e autori da novelline e mini saggi, e Centuria (cento piccoli romanzi fiume) di Giorgio Manganelli, rimane il mio libro cult, redatto da uno scrittore polivalente, dallo scatto bruciante, l’epilogo che fulmina ma anche il passo da fondista navigato. Un piccolo Van Aert visto che siamo in tempi di Tour..
Ricordo che me lo dicesti già qualche volta fa! Il racconto breve è una forma di scrittura davvero efficace, sia da scrittore che da lettore, peccato sia così fuori moda, quasi considerata (senza quasi?) di seconda categoria!
Sì, sono d’accordo: qui prodest? La differenza fra racconto e romanzo ci sta, non mi torna la visione di uno scritto breve che potrebbe essere un romanzo breve oppure un racconto lungo. La storia è scritta in quel numero di pagine. Punto. Ho come l’impressione che la terminologia sia utile per ovviare a dei pregiudizi: il racconto è meno amato del romanzo.
Ecco la conferma, lo scrivevo poco fa nella risposta a Franco: sì, il racconto è meno amato del romanzo, o forse è sottovalutato, snobbato e quindi semplicemente non letto, perché qualunque lettore, alle prese con un racconto ben scritto non può che riconoscerne la bontà! Poi entrano in gioco i gusti personali, ma di fatto – nonostante il contenitore, anche sfogliandolo, sembri simile – il racconto e il romanzo sono due forme di espressione diverse. Così come non è possibile confrontare un testo teatrale con una poesia, lo stesso vale anche per racconto e romanzo small/medium/large che sia!