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E quando dico tutti, intendo i 10,7 milioni di italiani (700 mila più dell'anno scorso) che secondo una ricerca di NielsenIQ per Audible hanno ascoltato almeno un audiolibro nel 2023. OK, non sono tutti, ma anche se non mastichi abitualmente statistiche di lettori in Italia, puoi capire benissimo che si tratta di una cifra pazzesca!
Volendo fare un paragone comprensibile a chiunque, potrei dire - e lo faccio - che il mondo prende in giro gli italiani sulla lettura, così come gli italiani prendono in giro il mondo su quello che loro chiamano cucina (ma noi sappiamo benissimo essere comune spazzatura (scherzo (forse))).
Che cos’è un audiolibro
Un audiolibro viene realizzato catturando le onde sonore di una persona - un attore o un narratore professionista - che legge un libro. Quando la persona viene sostituita da un programma, cosa abbastanza comune, non si parla più di audiolibro: il termine corretto è cagata pazzesca.
Un audiolibro ti consente di goderti un libro anche se sei troppo pigro per leggerlo, o comunque in ogni caso tu ne sia impossibilitato, mantenendo intatta l'esperienza di lettura originale. Molti audiolibri includono anche effetti sonori e musiche di sottofondo per arricchire ulteriormente l'esperienza.
L'audiolibro offre numerosi vantaggi. Puoi ascoltarlo ovunque tu voglia: mentre sei in viaggio, durante le attività quotidiane come la pulizia di casa o l'allenamento in palestra, o semplicemente rilassandoti sul divano. È particolarmente utile per le persone che preferiscono ascoltare anziché leggere, i non vedenti o coloro che hanno difficoltà nella lettura.
Ce ne parla anche Leonardo Sciascia
Leggendo A ciascuno il suo di Leonardo Sciascia mi è capitato questo passaggio in cui il vecchio professore si lamenta dell'essere solo e costretto ad ascoltare La Divina Commedia attraverso un antenato dei moderni audiolibri riprodotto da un giradischi (non oso pensare a quanti dischi servissero per contenerla tutta).
Non divaghiamo, torniamo ai dati!
La ricerca ci dice che di questi quasi 11 milioni di lettori sono in prevalenza maschi, compresi nella fascia d'età fra i 25 e i 34 anni, hanno familiarità col mondo digitale, vivono al sud e leggono (ascoltano!) audiolibri per lo più a casa.
Questo va gran parte contro i miei pregiudizi, che quindi devo ricalibrare, e mi stupisce soprattutto l'ultimo aspetto: la mia esperienza con gli audiolibri era unicamente durante quello che viene chiamato commuting, ovvero le attese per gli spostamenti sui mezzi pubblici oppure guidando. Guidando, nel mio caso: sui mezzi pubblici puoi leggere!
Non ho trovato dati univoci su quali siano le letture più ascoltate (che cosa ho appena scritto?), ma ho recuperato la classifica dei dieci audiolibri (o saghe, in due casi) più ascoltati su Audible nel 2022:
- La saga di Harry Potter di JK Rowling, letta da Francesco Pannofino
- Il Conte di Montecristo di Alexandre Dumas, letto da Moro Silo
- L'inverno dei leoni di Stefania Auci, letto da Ninni Bruschetta
- I pilastri della terra di Ken Follett, letto da Riccardo Mei
- I leoni di Sicilia di Stefania Auci, letto da Ninni Bruschetta
- Per niente al mondo di Ken Follett, letto da Riccardo Mei
- I miserabili di Victor Hugo, letto da Moro Silo
- Tre di Valérie Perrin letto, da Lucia Mascino
- Il ciclo di Dune di Frank P. Herbert, letto da Alessandro Parise
- Mondo senza fine di Ken Follett, letto da Riccardo Mei
Insomma, niente di nuovo sotto il sole: grandi classici e grandi successi commerciali (felice per Dune, ma è chiaro il traino dei film!).
Che ne penso degli audiolibri?
Ne parlavo l'ultima volta addirittura nel 2014 e la mia opinione non è cambiata: preferisco leggere che ascoltare. Però seguire un audiolibro di alta qualità (e grazie anche a servizi come Audible oggi la scelta è vasta: negli ultimi anni oltre duemila titoli nuovi all'anno) è assai piacevole.
In definitiva per me gli audiolibri farebbero comodo solo se dovessi guidare da solo per lunghe tratte, quindi non uno scenario molto frequente, ma se possono aiutare a riportare i libri nelle vite delle persone, ben vengano gli audiolibri! Ocio però: le riduzioni sono pur sempre riduzioni, non siamo pigri anche nell'ascolto!
Io sono il mio audiolibro preferito, perché mi ascolto mentre leggo, mi immedesimo, creo le pause, le sorprese, i cambi di tono, e nel frattempo immagino scenografie, rumori di fondo, costumi.. certo se mi leggesse qualcosa Baricco sarebbe meglio, ma abbacinato dalla sua voce non capirei nulla del contenuto.. dovrei farglielo rileggere più e più volte.. 😉
Anche per me rispettare i miei tempi è fondamentale! Ma Baricco? È un buon lettore?
Non hai mai sentito leggere Baricco? In tv lo ha fatto diverse volte..puoi trovarlo su youtube facilmente..lo trovo suadente e fascinoso. ovviamente è soggettiva la cosa.. ma tant’è.. prova..
OK, lo cercherò su YouTube! Ma sai se ha anche letto per produrre audiolibri?
Mi sa che sarò banale nel mio commento, ma non essendomi necessario non ascolterò mai un audiolibro. E’ più o meno per lo stesso motivo per cui alla bisogna leggo ebook, ma se posso ne faccio a meno: preferisco avere il rapporto concreto con l’oggetto fisico del libro. Comunque se gli audiolibri possono avvicinare le persone alle storie che raccontano, ben venga, però non per me.
Magari se vuoi metterti in gioco puoi provare l’audiolibro di un titolo che hai già letto, per vedere come reagisci. Comunque sono della tua stessa opinione: se posso ne faccio a meno perché a parità di tempo a disposizione preferisco di gran lunga leggere!
Mi sono sempre rifiutata, perché un libro letto è un libro letto (ho un’apertura totale verso gli ebook, invece: per dire che non trovo fondamentale il formato, purché ci si mettano su gli occhi e non le orecchie). Ho fatto l’esperienza audiolibro per curiosità e perché non volevo pronunciarmi solo per pregiudizio: non mi conquista. Cioè, ascolto la storia mentre stiro e questo è di grande compagnia, ma non mi dà alcuna soddisfazione. Io che amo rileggere i passi, sottolineare, ricopiare…l’audiolibro non mi lascia niente.
Condivido: un audiolibro non si può nemmeno sottolineare! Fra libro ed ebook invece la differenza c’è: non ho più spazio per libri nuovi! 😀
Sarò “vecchia scuola”, ma preferisco ancora il buon vecchio libro cartaceo… chissà se in futuro con le intelligenze artificiali gli audiolibri si lamenteranno che i lettori russano mentre “leggono”!