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Rompo subito il ghiaccio dicendo il nocciolo di tutta la questione: ho partecipato a non-uno-non-due-ma-tre concorsi letterari! La notizia non è esattamente fra le più eccitanti, ma visto che ai concorsi letterari non vinco mai, tanto vale celebrarne almeno la partecipazione! Partecipazione che - secondo i miei archivi segreti - non avveniva ben dal 2016!
C'è stato un periodo in passato in cui non ero molto selettivo e mi iscrivevo più o meno a tutti i concorsi che mi passavano sotto mano, senza badar troppo a chi li organizzava e dove, a quale fosse il premio in palio, quali fossero le modalità di partecipazione ecc.
Basti dire che nel 2006 - l'anno di punta secondo gli archivi di poco fa - ho partecipato ben a 56 concorsi letterari: una media di uno a settimana, collezionando giusto un pugno di attestati, menzioni, segnalazioni e probabilmente qualche maledizione da chi è stato costretto a leggere mie poesie o racconti brevi di quel periodo.
Concorsi letterari: via alla sigla!
Noi scopriamo talenti e non sbagliamo mai
Edoardo Bennato
noi sapremo sfruttare le tue qualità
dacci solo quattro monete e ti iscriviamo al concorso
per la celebrità
Non vogliatemene, onesti organizzatori di concorsi letterari seri e dai nobili intenti, ma quaggiù è pieno di Gatto & Volpe Ltd. il cui unico obiettivo è quello di spennare più pollastri possibile a colpi di spese di segreteria! Che poi che cosa significa, visto che il materiale non lo restituiscono mai e se gli servono più copie le fanno inviare già al concorrente? Quanto può costare un evidenziatore e una matita col gommino?
Invece di cercare una risposta che non esiste, nel corso degli anni ho identificato alcune caratteristiche che i concorsi letterari devono necessariamente avere perché li prenda in considerazione, dei filtri insomma.
Le caratteristiche del concorso ideale
- Beh, la prima è quella che mi aiuta di più, e che anche i siti che raccolgono i bandi di concorso spesso segnalano: la partecipazione deve essere gratuita, un po' come succede per l'editoria, il concorso a pagamento è indice di poca serietà ed è qui che troviamo tutti i furbetti spennapolli.
- Punto numero due: per il vincitore (solitamente anche fino al terzo classificato) deve essere previsto un premio concreto: i migliori a mio modo di vedere sono premi in denaro o la pubblicazione dell'opera inviata. Premi in pacche sulle spalle anche no.
- L'ultimo punto è una new entry: solo spedizione digitale dei lavori: non ho tempo e voglia di stampare, fascicolare, imbustare, affrancare, spedire, aspettare ecc. che oltre antiecologico, nel 2023 è proprio stupido! E non voglio nemmeno citare quelli che richiedono l'invio di una busta con dentro una chiavetta USB... andate a cagare!
Le directory di concorsi letterari
Siti directory per concorsi di questo genere non sono una novità, da che ne partecipo sono sempre esistiti, purtroppo o per fortuna nel corso degli anni si sono passati il testimone del migliore di categoria, quindi non esiste un over the top con i relativi satelliti, ma un certo numero di siti in sana concorrenza fra loro che portano avanti il servizio ognuno a modo proprio.
Questi sono quelli che utilizzo io oggi, che quindi pubblicano bandi o segnalano concorsi letterari dalle caratteristiche che piacciono a me; la rassegna è sicuramente incompleta ma se avrò modo cercherò di aggiornarla.
Quella della chiavetta usb spedita mi ha fatto sorridere!
E comunque, hai per caso notato che nella penultima fila della quarta corsia di destra della tua foto ci sono pure io piegata su un banco? 😀
La concorsimania ha afferrato anche me anni fa e anch’io ho collezionato riconoscimenti e pure pacche sulle spalle. Ero iscritta a una newsletter che mi annunciava tutti i concorsi letterari in giro, dopo mi sono stancata di andare dietro a tutto. E poi sì, vi prego… abolite le targhe per i vincitori, che sono inutili e antiestetiche: vogliamo il vile denaro! 😀
Devono sgancià, altro che targhe! XD
Mi sa che ero iscritto anche io a quella newsletter, ma o mi sono disiscritto o era collegata a uno dei tanti portali che alla fine hanno chiuso.
Oh, dimenticavo: anche i gettoni d’oro vanno bene!