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Prima di parlare di logica simbolica ecco i miei dieci sinonimi di imbecille preferiti: babbeo, subnormale, citrullo, grullo, allocco, baggiano, beota, gonzo, mentecatto, stolido.
Con tutte queste definizioni ti sarà più facile pensare a tutte le volte che sei stato costretto ad ascoltare le ciance farfugliose di un figuro senza potergli ordinare di smetterla, sbattergli la porta in faccia e ingranare la quarta per fuggire.
Quando capita a me non ho che una scelta per cavarmela: la logica simbolica. In realtà non si tratta della logica simbolica vera e propria, ma di una mia versione rivisitata e semplificata. Ah, a proposito, non sono sicuri che tutti sappiano di che si tratta, quindi lascia che lo spieghi.

Che cos’è la logica simbolica?
Si tratta di un'invenzione di Isaac Asimov, la introduce in Cronache della Galassia.
L'ho letto recentemente (per la terza volta, e non ricordavo di averlo letto già due volte, che smemorato!) sulla scia lasciata dalla serie TV, per capire se davvero non ricordassi niente delle cose viste in questi 10 nuovi episodi (stavolta la mia memoria non ha colpe, si sono inventati tutto).
Ma torniamo alla logica simbolica, ecco l'estratto in cui viene presentata:
D’accordo. Non è molto importante, d’altra parte. Ma sono del parere che la vostra nota diplomatica circa il valido contributo dato alla situazione da Lord Dorwin — e fece un sorriso amaro — sia stata la causa diretta di questo documento amichevole. Avrebbero aspettato più a lungo, altrimenti. Sono però convinto che un ritardo non avrebbe affatto giovato a Terminus, visto l’atteggiamento del Consiglio.
— Ci volete spiegare, signor sindaco, come siete giunto a questa conclusione? — domandò Yate Fulman.
— È molto semplice. Basta servirsi di uno strumento oggi molto trascurato: il buon senso. Vedete, esiste una branca del sapere umano, conosciuta sotto il nome di logica simbolica, che può venire usata per eliminare tutte le parole inutili che rendono oscuro il linguaggio umano.
Adesso dimmi se non è una cosa che dovrebbero rendere obbligatoria nelle riunioni, nei discorsi, nei comizi ecc.
Ma forse è il caso di spiegare meglio.
— Spiegatevi meglio — disse Fulman.
— Ve ne darò un esempio. Tra le altre cose ho applicato la logica simbolica a questo documento. Personalmente non ne avevo bisogno poiché ne sapevo già il significato, ma ho pensato che mi sarei potuto spiegare meglio, visto che sto parlando a cinque scienziati, servendomi di formule anziché di parole. — Hardin levò da una cartella alcuni fogli e li sparse sul tavolo. — A proposito — disse — queste note non sono state scritte da me. Come potete vedere, i fogli sono firmati da Muller Holk dell’Istituto di Logica.
Pirenne si sporse in avanti per osservare meglio. Hardin continuò: — Il messaggio di Anacreon era molto semplice da analizzare, visto che chi l’ha scritto è un uomo d’azione e non un diplomatico. Tutte le sue affermazioni giungono ad una conclusione molto semplice, che in simboli può essere spiegata così come vedete e che, tradotta in parole povere, dice pressappoco: «Se non ci date con le buone le cose che vogliamo entro una settimana, verremo a prendercele con le cattive».
Un esempio pratico con fregatura

Ci pensa zio Isaac a darci un esempio dell'applicazione della logica simbolica, leggiamo:
Ci furono alcuni minuti di silenzio, durante i quali i cinque membri del Consiglio si piegarono ad analizzare i simboli scritti sui fogli. Intanto Pirenne si sedette al suo posto raschiandosi la gola con imbarazzo.
— Non credo — disse Hardin — che ci sia possibilità d’errore in questo caso. Vero, dottor Pirenne?
— Pare di no.
— Bene — continuò Hardin e mostrò altri fogli. — Davanti a voi ora avete una copia del trattato concluso tra Anacreon e l’Imperatore, trattato che, incidentalmente, porta la firma, come rappresentante dell’Imperatore, di questo stesso Lord Dorwin che fu nostro ospite l’altra settimana, e la relativa analisi simbolica.
Il trattato constava di cinque pagine fitte di scrittura mentre l’analisi si riduceva a non più di mezzo foglio. — Come potete vedere, signori, circa il novanta per cento del testo è stato scartato dall’analisi come privo di significato, e le conclusioni ricavate possono essere riassunte nei seguenti due punti, veramente interessanti.
Obbligazioni di Anacreon verso l’Impero: nessuna. Influenza dell’Impero su Anacreon: nessuna.
Di nuovo i cinque consiglieri seguirono ansiosamente le dimostrazioni, controllando accuratamente i fogli. Quando ebbero finito, Pirenne disse, preoccupato: — I calcoli mi sembrano esatti.
— Voi ammettete quindi che il trattato non è altro che una dichiarazione d’indipendenza totale da parte di Anacreon ed un riconoscimento del suo status da parte dell’Impero?
— Sembra che sia così.
— E voi non credete forse che Anacreon se ne renda anch’esso perfettamente conto e sia desideroso di affermare la propria indipendenza, tanto da risentirsi per ogni azione che possa venire interpretata come minaccia di interferenza da parte dell’Impero? Specialmente quando sia evidente che l’Impero non è affatto in grado di sostenere una tale minaccia?
— Ma allora — s’intromise Sutt — il sindaco Hardin non tiene conto delle assicurazioni di appoggio da parte dell’Impero che ci ha dato Lord Dorwin. Sembravano... — esitò — sembravano soddisfacenti.
E ora finalmente la parte più interessante
Ricordavo l'esistenza della logica simbolica - a dire il vero ricordavo fosse un dispositivo e non una tecnica di analisi ma vabbè siamo lì - ricordavo che fosse un'invenzione di Asimov, però non ricordavo dove l'avessi letto (sì, un romanzo del ciclo della Fondazione, ma quale?).
Raccontare dello strumento che da un discorso lungo ed elaborato elimina le parti inutili e riassume i punti fondamentali era anche un cavallo di battaglia! Chi non ne vorrebbe uno?
E la parte più interessante di quando lo raccontavo è il brano che segue - lo conferma anche Salvor Hardin:

Hardin s’appoggiò allo schienale della poltrona. — Questa è la parte più interessante di tutta la nostra storia. La prima volta che ho incontrato Lord Dorwin l’ho considerato un perfetto somaro. Mi sono dovuto poi convincere che è invece il diplomatico più preparato dell’Impero ed un uomo intelligentissimo.
Mi sono preso la libertà di registrare tutte le sue affermazioni. Ci fu un mormorio di indignazione, e Pirenne aprì la bocca, scandalizzato. — Perché vi sorprendete? — domandò Hardin — Mi rendo conto d’avere commesso un’azione contraria alle regole dell’ospitalità, una cosa che nessun gentiluomo farebbe mai. Devo anche riconoscere che se milord se ne fosse accorto, le conseguenze sarebbero state spiacevoli. Ma non se n’è accorto, ed io ho la registrazione. Questo è tutto. L’ho fatta trascrivere e l’ho spedita ad Holk perché la analizzasse.
Lundin Crast disse: — E dov’è il risultato dell’analisi?
— Qui veniamo al punto più interessante — replicò Hardin. — Quest’ultima analisi è stata la più difficile delle tre. Quando Holk, dopo due giorni di duro lavoro riuscì ad eliminare ogni affermazione priva di significato, le parole incomprensibili, gli aggettivi inutili, in breve tutto ciò che era irrilevante, scoprì che non era rimasto niente. Aveva cancellato tutto. Signori, in cinque giorni di discussioni, Lord Dorwin non ha detto assolutamente nulla, ed è riuscito a fare in modo che voi non ve ne accorgeste. Ecco tutte le assicurazioni che vi ha dato il vostro prezioso Impero.
Probabilmente per un diplomatico, un politico o chiunque occupi un qualsiasi ruolo di responsabilità riuscire a parlare senza dire nulla è un grande dono, per chiunque altro è solo sintomo di idiozia.
Con l'aiuto della logica simbolica però oggi è più facile smascherarli!
Ma se ti dico che non c’ho capito niente, a che punto della scala di imbecilli iniziale mi colloco?
Il mio preferito è sicuramente Gonzo ma tu puoi scegliere quello che più ti aggrada 😀