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Quest’estate – fra luglio e agosto, direi – ho acquistato in edicola Strani Mondi, quest’antologia di racconti italiani fantascientifici. Racconti italiani fantascientifici? Racconti italiani fantascientifici.
Quarta di copertina
Strani Mondi. La fantascienza sa esprimersi ai massimi livelli anche nella narrativa breve, come dimostrano le grandi antologie del meglio della science fiction che escono ogni anno nei paesi anglosassoni, e che raccolgono i più importanti autori di questo genere letterario. In Italia manca un appuntamento analogo che presenti ai lettori gli scrittori di rilievo del nostro Paese, rinnovandosi anno dopo anno per dare vita a un florido movimento di autori capaci di appassionare il pubblico. Con questo volume antologico proviamo a mettere una prima pietra in questa direzione, proponendo il meglio che la fantascienza italiana è in grado di proporre oggi, in una antologia che non può certo essere esaustiva del panorama nazionale degli scrittori di science fiction, ma che ce ne offre un’ampia selezione. Un primo appuntamento che speriamo di rinnovare ogni anno, creando anche nel nostro Paese una serie antologica del meglio della SF italiana che possa stimolare il pubblico a seguire e apprezzare i nostri scrittori di fantascienza.
Citazioni da Strani Mondi
Di seguito ho raccolto le mie sottolineature della raccolta di racconti Strani Mondi, accuratamente divise per racconto.
Per ognuno di essi ho riportato il commento flash che ho preso direttamente sulle pagine del libro a fine racconto, con una grafia tale che nemmeno le più moderne tecnologie permettono di tradurre in linguaggio umano (CMQ ci ho pensato io).
Buona lettura con Strani Mondi!
Guerra fredda, di Giulia Abbate e Elena Di Fazio
Bello, buoni personaggi; troppo repentino il finale
A sort of homecoming, di Sandro Battisti
Vorrei essere intelligente e acculturato per comprendere e godere di questo racconto. La verità è che non ci ho capito un nulla… quantico.
Come concime, di Frenci Conforti
Bello. Per ora il racconto migliore. Il poliziesco FS m’è sempre piaciuto, dà spazi di manovra ampi e spesso molto interessanti.
Il turismo spaziale come incontro fra culture, di Davide Del Popolo Riolo
Molto divertente, bel finale e ottima tecnica narrativa.
Il mio nome è Lemuel, di Nicola Fantini
Molto buona la costruzione dell’atmosfera ma troppo spesso tende a essere criptico in modo costruito e il risultato è molto vicino alla noia.
Geografia umana, di Celia Farris
L’Inferno dentro, di Lorenzo Fontana e Andrea Tortoreto
Inizio interessante, ma ambientazione banale quasi quanto il “colpo di scena finale”.
Ipersfera – Solo per maggiorenni e fino alla morte, di Lukha B. Kremo
Aspettavo solo che finisse.
Fatum, di Maico Morellini
Il suo corpo è stato avvolto dalla lava? Avrei preferito meno descrizione dell’ambientazione e più storia.
L’automa dell’imperatore, di Piero Schiavo Campo
Finalmente qualcosa di davvero originale, ben scritto e appassionante!
Picadura – Una storia di Mondo9, di Dario Tonani
Alquanto criptico. Se bisognava leggere il romanzo per capirci qualcosa era meglio dirlo all’inizio.
PS: le parole in italic a caso che cosa vorrebbero rappresentare?
Blue infernalia, di Emanuela Valentini
Ottimo racconto, sia l’ambientazione che lo svolgimento mi sono piaciuti molto. Peccato per il lieto fine che stona un po’ con l’atmosfera che si era creata.
Zona di contenimento, di Claudio Vastano
Adoro quando un racconto mi costringere a consultare il dizionario. Molto buono, ottimo finale.
Essere ovale, di Alessandro Vietti
Mi sono piuttosto annoiato con questo racconto. Nel finale recupera un po’, ma il giudizio complessivo è negativo.
Orbita pericolosa, di Alain Voudì
Chiudiamo in bellezza per fortuna. Storia efficace e curiosa, Hasta la vista!