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L’isola del tesoro: quarta di copertina
La mappa di un'isola sperduta nell'oceano, il miraggio di un tesoro nascosto, indimenticabili figure di crudeli pirati e soprattutto il ragazzo protagonista, il coraggioso Jim Hawkins. E poi ancora ammutinamenti, i pericoli dell'oceano in tempesta, spargimenti di sangue... Se esiste un racconto dell'avventura questo è "L'isola del tesoro": ecco perché sin dalla sua pubblicazione ha catturato e continua a catturare l'immaginazione dei ragazzi di ogni continente e di tante generazioni. Stevenson scrisse l'avvincente romanzo per il figlio, non suo, della donna che aveva sposato. Era un modo per essergli vicino, per dimostrargli un affetto che voleva essere forte quanto quello paterno. Forse anche per questo Jim Hawkins, che s'imbarca come mozzo sulla goletta Hispaniola alla ricerca del tesoro, riunisce in sé simpatia, audacia, sincerità e intraprendenza. E forse per questo ogni adolescente ama riconoscersi in Jim e sogna di vivere avventure altrettanto emozionanti.
Citazioni da L'isola del tesoro
Posizione 134-137
Mentre il dottore gli rimboccava la manica, vedemmo dei tatuaggi sul braccio muscoloso: «Buon vento, capitano Billy Bones» c’era scritto tra l’altro. – Ed ora, signor Billy Bones, – disse il dottore, – se questo è il vostro nome, vedrete il colore del vostro sangue – e presa la sua lancetta, aperse una vena.
Posizione 17-20
Quindici uomini nella cassa del morto Ioh, oh, oh, e una bottiglia di rhum!
Posizione 459-461
Quando vidi quel ragazzo per la prima volta mi resi conto della situazione. Fino a quel momento avevo pensato alle avventure che mi aspettavano e non alla casa che stavo per lasciare; ma ora alla vista di quell’estraneo che doveva sostituirmi presso mia madre, ruppi in pianto.
Posizione 649-653
il pappagallo si metteva a gridare con gran rapidità: «Pezzi da otto! pezzi da otto! pezzi da otto!» finché John gettava il proprio fazzoletto sulla gabbia. – Quest’uccello, Hawkins, può avere duecento anni. Credo che i pappagalli non muoiano mai; e se qualcuno ha visto fattacci più di quelli che abbia visto lui, non può essere che il diavolo in persona. Ha navigato coi pirati e ha sentito l’odore della polvere; non è vero, capitano?
Posizione 707-707
Ah, vi assicuro che si mangia rabbia a navigare con degli sciocchi quali siete!
Posizione 1424-1426
Vi era una confusione indescrivibile. Il pavimento era coperto di fango, le pareti portavano qua e là l’impronta di mani sudice. Dozzine di bottiglie vuote cozzavano insieme. Discesi nella dispensa. Tutti i barili erano scomparsi ed un numero inverosimile di bottiglie erano state vuotate e gettate via. Certo nessuno dei ribelli dopo la rivolta aveva tralasciato di ubriacarsi.
Posizione 1622-1624
Qualcuno di voi signori vuole misurarsi con me? – ruggì Silver, spingendosi innanzi con la pipa ancora accesa nella destra. – Ditelo dunque: non siete muti, credo. Io son pronto. Prenda un coltellaccio, chi ardisce, ed io voglio vedere il colore delle sue viscere, prima che questa pipa sia vuota.
Posizione 1695-1699
E allora questo marchio non serve più a niente. Guardalo Jim è una curiosità per te, – disse Silver, e mi porse il pezzo di carta. Era un disco del diametro di una corona. Da una parte era bianco, essendo tagliato dall’ultima pagina del libro e recava la scritta «Deposto» fatta con il carbone: il rovescio conteneva parte di due versetti dell’Apocalisse, e si leggevano, tra le altre, queste parole che mi rimasero indelebili nella mente: «Fuori sono i cani e gli assassini». Questa parte era stata annerita con carbone
Posizione 1720-1721
Da che sono medico di ribelli, – disse il dottore nella sua maniera scherzosa, – ce la metto tutta per non perdere neppure un uomo per… la forca!
Posizione 1736-1737
Silver era accusato di fare il doppio giuoco, di sacrificare gli interessi dei suoi complici, in una parola di fare ciò che precisamente egli stava per fare.
Posizione 1829-1831
Compagni, se Flint fosse in vita, farebbe caldo per noi in questo posto! – Io l’ho visto morto con questi miei occhi, – disse Morgan. – Morto lo è di certo, morto e sepolto, – disse l’uomo dalla testa fasciata; – ma se un’anima deve tornare sulla terra per scontare i suoi peccati è quella di Flint.
Posizione 1863-1864
Ma vi è qualcosa che non è chiaro. Si udiva l’eco. Ora se uno spirito non ha ombra, non dovrebbe avere neppure un’eco. Non mi pare naturale.
L’isola del tesoro: giudizio finale
Bello, ma sinceramente mi aspettavo un intreccio più complesso. Forse la colpa è dell'occhio del lettore moderno, ma è quasi incredibile che L'isola del tesoro abbia addirittura generato un sottogenere letterario, o comunque cristallizzato alcuni particolari (ne parlavo all'inizio).
Non vorrei però che passasse il messaggio che L'isola del tesoro non mi sia piaciuto, anzi! Ho adorato il personaggio di Long John Silver e sono certo inaugurerà una serie di letture piratesche! Ahr ahr ahr!