Il sindacato dei poliziotti yiddish, ovvero: panna acida e marmellata nel tè

da | 23 Nov 2018

Il sindacato dei poliziotti yiddish di Michael Chabon è il secondo romanzo di fila scelto dalla lista dei vincitori dei premi Hugo e Nebula (vittoria nel 2007/2008).
È una bella ucronia in cui, dopo il 1945, la patria degli ebrei è diventata l’Alaska, e non Israele. Nel romanzo i protagonisti devono risolvere un mistero, sullo sfondo della restituzione, ovvero della restituzione della terra occupata all’Alaska e ai suoi nativi.

Il sindacato dei poliziotti yiddish: quarta di copertina

Il sindacato dei poliziotti yiddish CoverCosa sarebbe successo se, come aveva proposto Roosevelt, l’Alaska, e non Israele, fosse diventata dopo il 1945 la patria degli ebrei? Nell”‘Alyeska” di Michael Chabon si parla yiddish e l’agente Meyer Landsman si imbatte nel cadavere di un campione di scacchi eroinomane. Mentre nelle strade di Sitka, la capitale, si sfidano gangster ortodossi e rabbini in attesa di un Messia che riporti il popolo eletto a Gerusalemme, Landsman deve risolvere il caso con l’aiuto di un cugino metà ebreo e metà eschimese e del suo capo, nonché ex moglie.

Citazioni da Il sindacato dei poliziotti yiddish

Il sindacato dei poliziotti yiddish: giudizio finale

Ho letto Il sindacato dei poliziotti yiddish con grande interesse: la prosa è ottima e le parti più divertenti sono quelle dove Michael Chabon strizza l’occhio della satira sulla cultura ebraica, che personalmente conosco poco, ma ora qualcosa più di prima… e anch’io ho voluto fare un po’ di satira con il titolo del post tirando in ballo curiosità alimentari scoperte durante la lettura.
Buon appetito. Anzi, buona lettura!

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