Un altro mondo di Jo Walton: un fantasy… normale!

da | 30 Ott 2018

Un altro mondo di Jo Walton è uno dei romanzi che ogni tanto estraggo dal cilindro dei premi Hugo e Nebula: li ha vinti entrambi nel 2011/12.
Innanzi tutto è bene specificare che si tratta del seguito… di un libro che non esiste. Non è un gioco di parole, semplicemente l’apogeo della storia è ambientato prima della narrazione; in Un altro mondo leggiamo sotto forma di diario le conseguenze di quanto accaduto (attenzione, per questo non è meno entusiasmante, l’autrice è molto abile nel fare salti avanti e indietro nella storia!) ovvero la storia della vita di una ragazza quasi normale, in saldo equilibrio fra il reale e il fantastico. Questo equilibrio è reso davvero egregiamente, tanto che ci sono stati momenti in m’è venuto da chiedermi se la sua magia esistesse veramente o se invece non fosse tutta nella sua testa!

Un altro mondo: quarta di copertina

Un altro mondo - Jo WaltonAllevata da una madre instabile che si diletta di magia, Morwenna Phelps trova rifugio in due mondi: tra gli spiriti che dimorano nei siti industriali abbandonati, nella sua città natale in Galles, e nei romanzi di fantascienza, suoi fedeli compagni, grazie ai quali la sua mente viaggia libera. Quando sua madre proverà a corrompere quegli spiriti per fini oscuri, la ragazza sarà costretta a confrontarsi con lei in una battaglia magica. Fuggita in Inghilterra dal padre che conosce appena, Morwenna finisce in un collegio, dove, emarginata e sola, comincerà a dedicarsi alla magia a sua volta, in cerca di amici a lei più affini. Ma la sua magia attirerà anche l’attenzione della madre, trascinandola verso una resa dei conti che non potrà più essere rimandata… “Un altro mondo” è allo stesso tempo la storia di una ragazza che lotta per fuggire da un’infanzia difficile, un diario dei primi incontri con i grandi romanzi del fantasy e della fantascienza moderni, e infine la cronaca della fuga da un antico incantesimo.

Citazioni da Un altro mondo

Posizione 139-140 

Come mi aspettavo, il cibo era immangiabile: carne dura, patate acquose e una verdura verde di forma allungata che sapeva d’erba. È tutta la vita che la gente mi dice che la cucina inglese è orribile ed è rassicurante constatare che aveva ragione.

Posizione 426-429

Ho sempre notato che le fate somigliano più alle piante che a qualsiasi altra cosa, perché per gli animali e le persone c’è un solo prototipo: due braccia, due gambe e una testa per gli uomini, quattro zampe e lana per le pecore. Le piante e le fate, invece, possiedono sì dei segni che rivelano ciò che sono, ma un albero può avere un numero variabile di rami e crescere nei posti più disparati.

Posizione 478-481

Prima di adesso non me n’ero mai resa conto, ma gli antichi Greci che si innamorano l’uno dell’altro nei libri di Renault sono tutti omosessuali. Certo, adesso mi risulta evidente. Lo leggo furtivamente, come se qualcuno dovesse strapparmelo dalle mani a causa del suo contenuto, e mi sorprende il fatto che si trovi nella biblioteca della scuola. Chissà se sono la prima che lo legge dal 1959, l’anno in cui l’hanno comprato.

Posizione 515-516

Le fate non possono mentire, e al di là di questo parlano il gallese, non l’elfico.

Posizione 529-531

Susannah sposò un poco di buono, un minatore che la picchiava, per cui lei fuggì portandosi dietro le sue due figlie. A quei tempi, scappare di casa era considerata una disgrazia, mentre picchiare la propria moglie no.

Posizione 532-533

La zia Gwennie, da grande, divenne insopportabile e sposò zio Ted, con cui ebbe due figlie e cinque nipoti, tutti talmente perfetti, a sentire lei, che nessuno poteva fare a meno di odiarli.

Posizione 561-561

una zia che conosci da tutta la vita non è nessuno paragonata a un padre che non hai mai visto.

Posizione 656-656

Il mondo è pieno di cose orrende, vero, ma anche di libri eccezionali.

Posizione 672-674

«Beh, era francese. Un aristocratico, un marchese. È stato ghigliottinato durante la Rivoluzione francese, e prima di morire ha detto che le sue palpebre avrebbero sbattuto anche dopo che gli fosse saltata la testa, per tutto il tempo in cui sarebbe rimasto cosciente. Ha sbattuto le palpebre diciassette volte. Ecco che cos’è uno scienziato»,

Posizione 684-686

Sarebbe stato meglio se Aragorn avesse sposato Eowyn – la quale, dopotutto, era un’eroina nel suo piccolo -, lasciando semplicemente che la stirpe Númenóreana si estinguesse (d’altra parte, basta guardarci adesso!).

Posizione 691-692

Una delle cose che mi è sempre piaciuta della fantascienza è il modo in cui ti porta a riflettere e a guardare le cose da prospettive mai considerate prima.

Posizione 702-704

Neanche cercandolo si troverebbe cibo peggiore, e più lontano dalla natura, di questo. Infatti, se mangi una mela, stabilisci un contatto con un melo, se invece mangi della crema pasticciera da una ciotola, con mezza ciliegia candita sopra, non stabilisci un contatto con niente.

Posizione 705-707

Come ogni cosa che usiamo qui, anche gli utensili sono in comune e capitano a caso. Non c’è modo che qualcosa qui si colori, che prenda vita attraverso l’affetto di chi la possiede. Nulla qui ha coscienza, le sedie, i bicchieri. Nessuno può affezionarsi a niente.

Posizione 762-762

I prestiti interbibliotecari sono una delle meraviglie del mondo e la gloria della civiltà.

Posizione 841-842

Io credo che il ceto sociale sia come la magia: non c’è nulla di tangibile, tutto evapora non appena provi ad analizzarlo, ma è reale, influenza il comportamento delle persone e provoca avvenimenti.

Posizione 879-881

Ma perché gli interessa tanto? Vogliono essere in grado di dare a tutti un posto preciso. Ovviamente, ci hanno messo poco a capire che non ero nessuno, non avendo né pony né titolo ed essendo gallese,

Posizione 995-997

Indossa il terzo abito appeso nel suo guardaroba, e li alterna secondo uno strano ordine che solo lei capisce. Non so se lo fa perché c’è di mezzo la magia o perché è semplicemente pazza, ma è dura capire la differenza.

Posizione 1093-1094

Adesso piove, il che rende la campagna più pulita e le città più sporche.

Posizione 1304-1305

Ha detto che era tutto buono e che gli uomini mangiano manicaretti del genere tutti i giorni, se hanno una moglie, ma che quello che serviva a lei non era un uomo che li mangiasse, bensì una moglie che li preparasse.

Posizione 1330-1331

Il fatto che ci siano otto libri sul davanzale della finestra della mia stanza, disposti in ordine alfabetico, mi conforta. Anche questa è magia, una connessione magica.

Posizione 1495-1497

Ho scelto di non comprare un libro intitolato La conquista dello Scettro di Stephen Donaldson, perché in copertina ha il coraggio di paragonarsi al “Tolkien più bello”. Sul retro della copertina c’è scritto che è una citazione dal Washington Post, e da oggi in poi non comprerò mai più un libro su cui c’è una citazione da questo giornale.

Posizione 1627-1637

A dire la verità sono piuttosto arrabbiata con Dio sin da quando Mor è morta. Mi sembra che non faccia mai niente, che non aiuti nessuno, ma suppongo che i miracoli siano come la magia: spesso ci sono, ma non li consideriamo tali, né ne comprendiamo la motivazione, per non parlare dei misteri della fede, poi. Fatto sta che, se fossi onnipotente e misericordiosa quanto Dio, non sarei certo così dannatamente ineffabile! Nonna diceva sempre che le vie del Signore sono infinite, e io le credevo quando era viva, quando era viva anche Mor, ma dopo la loro morte mi è venuto qualche dubbio. Non è che non creda più in Dio, solo che ultimamente non mi sento molto disposta a inginocchiarmi e adorare qualcuno che vuole obbligarmi a pensare: “Sì, l’universo procede come dovrebbe”. Non credo proprio. Ritengo di dover fare in modo che l’universo proceda meglio, perché ci sono cose che richiedono evidente e immediata attenzione, come ad esempio il fatto che gli americani e i russi minacciano di far saltare il mondo in aria da un momento all’altro, o la malattia degli olmi, o la fame in Africa, o mia madre, anche. Se avessi lasciato l’universo nelle mani di Dio, lei ne avrebbe distrutto un pezzo lo scorso anno. E se il progetto di Dio per fermarla coinvolge noi, le fate, la morte di Mor e la mia gamba massacrata, beh, essendo onnipotente e onnisciente, credo che io stessa avrei potuto elaborare un piano migliore. Scagliare fulmini non passa mai di moda, ad esempio.

Posizione 1657-1658

A me il freddo non dà fastidio, ciò che mi innervosisce è che le giornate siano così corte, e infatti è sceso il buio ancora prima che fosse ora di ritornare a scuola.

Posizione 1964-1964

Vogliono farmi infuriare, per cui io le ignoro, ma è più semplice apparire noncurante che esserlo veramente.

Posizione 2153-2153

anche il diavolo può citare la Bibbia

Posizione 2258-2259

Mi sono accorta che avevo finito il mio panino al miele senza accorgermene.

Posizione 2894-2895

mi sono ricordata di avere soltanto 24 pence nel portafogli, due pezzi da dieci e due pezzi da due, grossi come le ruote di un carro e altrettanto inutili.

Posizione 2969-2971

Tutto inutile, ho pensato, tutto quel tempo ad allenarci lassù, e ora Mor è morta, e io e nonno non possiamo più correre. Invece non è stato inutile, perché noi ce ne ricordiamo. Bisogna fare le cose per il gusto di farle, non solo in vista di un ipotetico futuro.

Posizione 3332-3334

Come se non bastasse, alla fine del reparto c’è un televisore, da cui non posso affrancarmi, ed è doppiamente insopportabile perché è sempre sintonizzato su ITV, dove passano la pubblicità in continuazione. Mi chiedo se l’Inferno non sia una cosa del genere.

Posizione 3808-3823

Ho aiutato la signorina Carroll a timbrare e riporre alcuni libri nuovi sugli scaffali. Erano tutti orrendi, perché appartenevano a quella categoria di volumi riguardanti gli adolescenti con problemi: droga, abusi, fidanzati che obbligano a fare sesso, vivere in Irlanda ecc. Io odio questo genere di libri. Tanto per cominciare, sono tutti implacabilmente deprimenti, e poi è scontato che prima o poi gli adolescenti supereranno da soli i loro problemi, “Cresceranno e Capiranno Come Funziona il Mondo”. Queste parole le trovi davvero in maiuscolo. Io ho letto mezza tonnellata di romanzi vittoriani per bambini, poiché casa nostra ne era piena: Elsie Dinsmore, Piccole donne, Eric, o poco a poco e Katy. Sono tutti di autori diversi, ma in comune hanno lo stesso tipo di morale, esattamente come questi libri sugli adolescenti problematici, solo che in essi il moralismo viene spacciato per moderno e non è espresso con la medesima chiarezza. Se proprio devo leggermi un libro su come si affrontano le avversità, allora preferisco mille volte Pollyanna a qualsiasi cosa di Judie Blume, anche se non capisco perché qualcuno dovrebbe leggere cose del genere quando il mondo è pieno di fantascienza. Persino all’interno della cerchia dei libri per bambini, si può imparare molto di più da Ostaggi nello spazio o da Cittadino della galassia, per quanto riguarda il comportamento etico e il diventare grandi.

Posizione 4453-4454

Sedeva in macchina fuori dalla scuola, con un’aria di profondo autocompiacimento, come un gatto con i baffi sporchi di panna.

Posizione 4539-4540

Essere ebrei ha un sacco di vantaggi, se proprio me lo chiedete; certo, devi fare attenzione a un mucchio di cose, ma voglio chiedere a Sam cosa succede se si infrangono le regole.

Posizione 4570-4571

Che debba vederlo domani mi fa sentire anche peggio: ero preparata a dover aspettare una settimana, ma una notte sola è insopportabile.

Posizione 4583-4584

Ho fatto caso che ci sono due tipi di persone che vanno a visitare i castelli, quelle che dicono: «Da qui butterei l’olio bollente, mentre qui piazzerei gli arcieri», e quelle che dicono: «Qui ci metterei il divano e là appenderei i quadri».

Posizione 4648-4648

Non sono cattive, dopotutto, sono soltanto strane in maniera molto inglese.

Posizione 4658-4658

Vorrei che a Geografia ci insegnassero le mappe, piuttosto che le glaciazioni.

Posizione 4886-4887

Ovunque andrò, il mio posto saranno le biblioteche; chissà che alla fine non visiterò anche le biblioteche di altri pianeti.

 

Un altro mondo: giudizio finale

Ottimo romanzo, come dicevo prima l’elemento fantasy è sempre solo accennato, e questa delicatezza fa apprezzare tutto ancora maggiormente. Inoltre Morwenna è un’avida lettrice, tanto che a fine del libro è riportato un elenco delle sue letture, per cui se qualcuno volesse prenderne spunto… eccola qua!

Per agevolare la lettura del testo sono stati tradotti anche i titoli di libri che non sono mai stati pubblicati in Italia. Il lettore interessato a consultarli può avvalersi del seguente elenco.

  • Carisma: Charisma, Michael Coney, Dell Publishing
  • Destini (rivista): Destinies, Ace Books
  • Effetto batocromo: Red Shift, Alan Garner, Collins Voyager
  • Eredità della stella: Heritage of the Star, Sylvia Engdhal, Puffin
  • Gli scopi dell’amore: Purposes of Love, Mary Renault, Penguin Books Ltd
  • Il cane venuto dallo spazio: The Starlight Barking, Dodie Smith, Egmont
  • Il cocchiere: The Charioteer, Mary Renault, Vintage Books
  • Il creatore: He Who Shapes, Roger Zelazny, Tor Books
  • Il meglio dalla Galassia vol. IV: The Best From Galaxy Volume 4, AA. VV., Ace Books
  • Il recinto dei baci: The Kissing Gate, Joyce Dingwell, Harlequin Books
  • Katy: Katy: What Katy Did, Sarah Chauncey Woolsey, Harper Press
  • L’aura kirlian: Vicinity Cluster, Piers Anthony, Grafton
  • La dama in catene: Chaining the Lady, Piers Anthony, Grafton
  • La ricerca di Weyr: Weyr Search, Anne McCaffrey, Analog
  • Mondi tiepidi e non: Warm Worlds and Otherwise, James Tiptree, Ballantine Books
  • Oltre le montagne del domani: Beyond the Tomorrow Mountains, Sylvia Engdhal, Atheneum
  • Pavana: Pavane, Keith Roberts, Gollancz
  • Ritorno alla notte: Return to Night, Mary Renault, Pyramid Books
  • Rivolta su Alfa Centauri: Voyage to Alpha Centauri (Revolt on Alpha C), Robert Silverberg, Scholastic
  • Sogno del Wessex: A Dream of Wessex, Christopher Priest, Gollancz
  • Telempata: Telempath, Spider Robinson, Baen Books
  • Un tocco di stranezza: A Touch of Strange, Theodore Sturgeon, Hamlyn
  • Visioni pericolose: Dangerous Visions, AA. VV., Gollancz
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