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Il paese del tramonto è entrato nella mia libreria solo perché scritto da Brak Stoker, autore di Dracula. Il volume in sé è abbastanza deludente, come ci si può aspettare da un libro di fiabe di fine Ottocento. Pur innovative per la sua epoca, oggi risultano piuttosto insapori e, in tutta onestà, non mi sento di aver altro da aggiungere in proposito. Se non la mia raccolta di citazioni.
Il paese del tramonto: quarta di copertina
Il nome di Bram Stoker è ormai inscindibile da Dracula, il suo capolavoro. Pochi sanno però che Stoker scrisse anche un libro di favole, Il Paese del Tramonto, rimasto inedito e sconosciuto in Italia. Erano fiabe macabre, nello stile inconfondibile dell’autore, ambientate in un luogo immaginario popolato di non-morti, di creature maligne che, come Dracula, non sono interamente morte e neppure interamente vive. Per i lettori dell’Inghilterra vittoriana si rivelò inquietante un libro di fiabe che parlava soprattutto di morte, di fantasmi, di aldilà. E che anticipava l’odierno successo delle storie spaventose e del terrore.
Citazioni da Il paese del tramonto
Il volume è cesellato da numerose illustrazioni, queste le mie preferite: