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La spada, il cuore, lo zaffiro è il secondo dei libri di Antonella Mecenero che leggo quest’anno, dopo Sherlock Holmes e il mistero dell’uomo meccanico. Si tratta di una raccolta di dieci racconti fantastici, quattro dei quali ambientati nello stesso universo. Il tema portante della raccolta: il valore della diversità.
La spada, il cuore, lo zaffiro: quarta di copertina
Dieci racconti con tutti i migliori ingredienti del genere fantasy: draghi, magie, tesori, battaglie, fantasmi, complotti…
Dieci racconti per soddisfare il senso del meraviglioso e rivisitare il fantasy, con protagonisti inattesi, in qualche modo sempre destinati ad essere dei diversi.
Dieci racconti fantasy di Antonella Mecenero.
Citazioni da La spada, il cuore, lo zaffiro
Ho scelto di cambiare il colore delle evidenziazioni per ogni racconto, a rotazione, così da separarli anche visivamente. Ecco la lista delle citazioni che più mi hanno colpito per ognuno dei dieci racconti di La spada, il cuore, lo zaffiro:
La Locanda dell’Ippogrifo
Caccia all’orso
Anche se ti uccide
Notte stellata
Ulisse e la tartaruga
L’albatros vola più lontano
La recluta muta
Come tela di ragno
Quello che gli uomini sognano
Nulla che non sia già mio
Commento all’edizione
La spada, il cuore, lo zaffiro è stato pubblicato lo scorso mese di settembre da RiLL – Riflessi di Luce Lunare nella collana Memorie dal Futuro.
A chiudere il volume ci sono un’interessante intervista all’autrice (mai quanto questa però!) e quattro pagine di pubblicità.
Brossura, copertina morbida, carta bianca e resistente, stampa di buona qualità. Ci sono alcuni piccoli refusi (soltanto il primo in un racconto), che riporto solo perché sono un rompiballe; per il resto nulla di strano da segnalare.
La spada, il cuore, lo zaffiro: giudizio finale
Questa raccolta di Antonella Mecenero è davvero un buon lavoro, tutti i racconti hanno uno sviluppo originale e sono capaci di richiamare atmosfere forse già note ma non immediatamente decifrabili. La spada, il cuore, lo zaffiro piacerà sicuramente agli appassionati del fantasy classico che però non disdegnano un pizzico di modernità.
Wow!
I tre refusi nell’intervista sono colpa mia. Ho spedito con tempi strettissimi quel pezzo e si dà per scontato che io sappia mettere gli spazi solo dove vanno…
Invece nel racconto è “il disprezzo di sua madre”.
Grazie di cuore per una lettura così attenta
Non focalizziamoci su quel paio di refusi, piuttosto: a quando il prossimo libro? 😀
E’ un po’ che mi stuzzica l’idea di leggere Antonella.
Consigliottela!
“La sua allucinazione è più razionale di lei” è molto dickiana come frase.
Molto appropriato direi ^_^