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Oggi ospito la rubrica itinerante Storia in sei parole del blog Scrivere per caso, che consiste nel proporre un tema su cui improvvisare uno o più racconti, racconti composti da solo sei parole (se dopo aver letto il titolo confidavate in un colpo di scena… beh, mi spiace per voi).
La genesi di questa rubrica è spiegata molto bene da Michele di Scrivere per caso, per cui lasciate che utilizzi le sue bellissime – e soprattutto già pronte all’uso – parole:
Dicono che il primo sia stato Hemingway, per vincere una scommessa: «For sale: baby shoes, never worn» (Vendesi: scarpe per neonato, mai indossate). Di sicuro sei parole sono sufficienti a dipingere una storia. Persino un romanzo. Ma sono poche, dannatamente poche, e non è facile per nulla.
Michele Scarparo
Nella pagina dedicata a Storia in sei parole compare l’elenco di tutti i temi trattati, naturalmente vi consiglio di darci almeno un’occhiata.
Il tema che ho scelto io riguarda invece le tre Leggi della Robotica di Isaac Asimov (se ancora speravate in un colpo di scena in extremis… niente, fatevene una ragione), che possiamo ascoltare direttamente dalla sapiente voce dell’autore (una voce sapiente, wow! Ah, attivate i sottotitoli! Ri-ah, per approfondire ne ho già parlato qui):
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=mYJGnaQPlfw&w=500&h=280]
La mia storia in sei parole
Ora non resta che farvi leggere la mia storia in sei parole, che – senza ulteriori preamboli – è:
Dio è in carne e ossa.
Ora lascio a voi la parola (sei, in totale), purché questo non sia in contrasto con una delle prime tre leggi!
Una storia in sei parole stile Blade Runner, sono andata a leggere le tre leggi della robotica per prepararmi, visto che non ho mail letto Asimov
Ecco le mie storie:
1. Legge dei Robot scritta da umani
2. Sono un robot con un’anima
3. Mi hai creato credendoti come Dio
Direi che adesso sei pronta per leggere il buon Isacco 😉
Metto in lista
C’è anche la legge zero! 🙂
Eh, ma quella è spoiler! 😀
[…] Ultima tappa per questo lunghissimo Blog Tour: ci ospita Andrea e ci delizia con la sua versione delle storie in sei parole. Seguite questo link… […]
Segui le tre leggi: sarai giusto.
Sono poco ferrata in materia, però queste tre leggi mi hanno sempre affascinata. Mi immagino un robot dotato di un’anima, capace per questo di essere più etico di molti esseri umani.
Creami, ci penso io a salvarti.
È uno dei grandi temi della fantascienza: che cosa distingue la dignità di un organismo vivente da quella di una macchina capace di provare emozioni?
A me affascinano robot cyborg e droidi.
Automata, wall e, I.A. ghost in the shell e blade runner mi hanno attirato temi sull anima dei robot.
Novemila giorni che non rivelo uomini
Automata non l’ho mai sentito, di che si tratta?
È un film molto bello.
Mi ricordo solo che è con Antonio Banderas.
Approfondirò di certo! 😉
Autodifenditi, Robot, senza danneggiare né danneggiarti
Lavora tu, robot! (ma senza danno…)
Poveri robottini é_è
Vivo, vivo tu verrai con me.
Grande citazione!
Si trasforma in un razzo missile!
Touché!
Sarà anche vero che sono robot, ma umanizziamoli, visto che in futuro saranno al nostro fianco. Ovviamente ricado nel mio, i robot mi sono molto simpatici!
Cuore di metallo, ma sempre cuore.
Sacrosanto!
Carne o metallo, identico è soffrire.
Vero, la mente non è “materiale”!
“Ma gli androidi sognano pecore elettriche?”
Mi state dando grandi soddisfazioni 😉
Vita artificiale dove non servono emozioni.
Emozioni artificiali dove serve vita vera.
Ottimo botta/e/risposta 😉
Ecco qui:
“Sembri come me, però sei diverso.”
Storie di ingiustizie e discriminazioni tra uomini e non solo.
Uno sprint per la narrativa sociale!
Ne ho pensate due, la prima non seria (che ovviamente preferisco) e l’altra seria, ispirata in realtà a Terminator:
– Padrone, vorrei una botta di vita
– “Cosa sono le lacrime, padrone?”
“Illusioni”.
Anch’io propendo per il faceto 😉
Battiti di metallo simulano vita vera.
Che senso(ri) ha? Udito. Vista. Tatto.
Nessuna legge resta valida per sempre.
Vite fatte a pezzi di ricambio.
Un applauso per senso(ri) 😉
Buon giorno, non posso resistere al richiamo di Asimov, in ritardo mi unisco anch’io:
– Antigelo DOX sintetico al 100×100.
– Q10 utero artificiale non cede feto.
– Test Q10: Madri tutte imperfette.
– Esseri viventi :0… – Modello Q10 si autospengne.
Sono iscritta? Datemi una mente artificiale.
Non ne ho capita nemmeno una, ma grazie per l’intervento 😀
Ahahaha… scusa, ma sono molto imbranata, non ho una mente deduttiva, do la colpa all’età ma sono sempre stata così. Ho scritto le prime 4 storielle e non vedendole apparire non sapevo se avevo fatto tutto per benino.
Per le mini storie:
-La prima: ho pensato a un robot che faceva la spesa.
-Per le altre mi sono ispirata a “L’onore dei Vor” del ciclo dei Vorkosigan, di Lois Mcmaster Bujold, su colonia Beta le donne non partoriscono più, usano uteri artificiali. Ho immaginato che una di queste macchine (Q10) decida di non affidare un esserino indifeso a degli umani perché imperfetti.
Promossa a pieni voti! 😀
Oh, oh, che bello! Ecco le mie!
E se fossi fatto di latta?
Non combatterò, nemmeno per te, umano.
1) Saresti amico di un leone e di uno spaventapasseri, e desidereresti un cuore
2) YOU’RE FIRED!!!
Nato d’uomo e di macchina (cit.)
Grazie per le sempre-gradite-citazioni 😀
anime di carne Vs cuori metallici
Lecito è vivere, purché sia amore
Schegge d’acciaio : raffiche di parole
Ottime!
Anno 2021, Galaxy Express 999: biglietto!
Grande treno spaziale!