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Eccoci alla mia tradizionale classifica dei libri letti durante l’anno (potete sbirciare i risultati del 2013 e quelli del 2014); il primo intervento di questo 2016 vi presenta il podio dei titoli che maggiormente ho apprezzato, corredati da una citazione rappresentativa del testo.
Classifica libri 2015 – il podio
- In terza posizione troviamo un romanzo fantascientifico, di cui ho anche apprezzato la trasposizione cinematografica:
Il gioco di Ender di Orson Scott CardGli esseri umani non hanno evoluto il loro cervello per ciondolare intorno a laghetti ameni. Uccidere è la prima cosa che abbiamo imparato. E abbiamo dovuto imparare a farlo bene o morire, altrimenti oggi sarebbero le tigri dai denti a sciabola a dominare la Terra.
- Il secondo classificato è un libro a metà tra la fantascienza e il fantasy:
Il serpente dell’oblio di Vonda N. McIntyre— Le nostre famiglie conoscono i nostri nomi, e ci scambiamo i nomi con i compagni. Snake rifletté su quel costume, e pensò che non le si adattava bene. — E nessun altro? Mai? — Ecco. . . un amico potrebbe conoscere il nome. — Ah — disse Snake. — Capisco. Io sono ancora un’ estranea, e forse una nemica. — Un amico potrebbe conoscere il mio nome — insistette il giovane. — Non volevo offenderti, ma tu mi hai frainteso. Un conoscente non è un amico. Noi attribuiamo un grandissimo valore all’amicizia. — In questa terra, si dovrebbe essere in grado di stabilire rapidamente se qualcuno merita di essere considerato amico. — Noi accettiamo molto raramente nuovi amici. L’ amicizia è un grande impegno. — Si direbbe che sia qualcosa di temibile. Il giovane rifletté su quella possibilità. — Forse è il tradimento dell’amicizia, ciò che temiamo. È molto doloroso. — Qualcuno ti ha mai tradito? Lui la guardò bruscamente, come se pensasse che aveva trasceso i limiti della cortesia. — No — rispose, e la sua voce era dura quanto il suo volto. — Nessun amico. Non ho nessuno che posso chiamare amico. Quella reazione sorprese Snake. — È molto triste — disse; e tacque, cercando di comprendere le profonde tensioni che potevano isolare quelle genti lontane, e confrontando la sua solitudine, imposta dalla necessità, con la loro, accettata per scelta. — Chiamami Snake — disse alla fine. — Se riesci a trovare la forza di pronunciarlo. Dire il mio nome non ti lega a nulla.
- La medaglia d’oro per il 2015 va infine a un libro sulla Grande Guerra:
Un anno sull’altipiano di Emilio LussuBastava che premessi il grilletto: egli sarebbe stramazzato al suolo. Questa certezza che la sua vita dipendesse dalla mia volontà, mi rese esitante. Avevo di fronte un uomo. Un uomo! Un uomo!
La fantascienza ha sempre guadagnato un gradino di questo podio, quest’anno addirittura due. A dispetto degli anni precedenti, invece, nessun grande classico fra i piazzati; risulta vincitore un romanzo del primo Novecento a mezza via fra un saggio e un diario di guerra.
All’inizio dell’anno mi chiedevo se i buoni propositi del 2015 avrebbero mutato radicalmente le mie letture; probabilmente no – anche se le hanno stimolate – tuttavia anche per quest’anno ho intenzione di stilare un elenco di buoni propositi (attualmente in lavorazione).
Per voi quali sono state le migliori letture? L’anno appena trascorso ha portato qualche sorpresa?
Oh, ne conoscessi uno!
Per quanto riguarda le mie letture (di cui, immagino, potrai dire la stessa cosa) ho apprezzato particolarmente:
Shotgun Lovesongs – Nickolas Butler
Luce d’estate ed è subito notte – Jon Kalman Stefansson
Purgatorio – Tomas Eloy Martinez
Cecità – Josè Saramago
Infatti non ne ho letto nessuno… però Saramago lo conosco 😛
Delle citazioni che ho riportato nessuna che ti incuriosisca almeno un poco?
Veramente sì. Leggerei volentieri il primo classificato.
(Piccola nota fuori argomento: ogni tanto i miei commenti si inceppano nel tuo blog. Per esempio, ho letto gli articoli del tuo “cosa vi siete persi” e quasi per ognuno avevo lasciato un segno del mio passaggio che boh, si sono dispersi. Non ha importanza, era solo per segnalarti la mia difficoltà… e per dirti che ho mantenuto il mio impegno :P)
Te lo consiglio, ne hanno anche fatto un bel film (però hanno ribaltato il finale): Uomini contro.
Per quanto riguarda i commenti, non so! Io non li ho cancellati e non vedo errori… probabilmente c’è stato qualche problema al momento dell’invio… 😕 CMQ grazie per il “ripasso” ^_^
PS: il post sui metodi di scelta dei libri invece era sbloccato; l’ho sistemato qualche giorno fa!
Io sono rimasto piacevolmente sorpreso da “Il giocattolo rabbioso” di Roberto Arlt che avevo nel mirino da vent’anni e passa (ringrazio il prof di Letteratura Ispanoamericana che lo ha nominato così spesso da farmelo restare impresso nella mente anche dopo tutto questo tempo), “Le intermittenze della morte” di Saramago, “L’amore coniugale” di Alberto Moravia e “La carta e il territorio” di Michel Houellebecq (in quest’ultimo caso non posso parlare di sorpresa in effetti perché è il quarto libro che leggo di questo autore).
Dovrò per forza di cosa raccogliere le vostre segnalazioni e fare una lista dei libri preferiti 2015 😀
Per ora Saramago batte cassa!
Io ho fatto soprattutto riletture… come mi capita sempre più spesso di fare negli ultimi anni.
Le tre novità che ho preferito sono state:
– “L’esorcista” di William Peter Blatty (un horror che per quarant’anni non avevo osato leggere per timore di rimanere deluso rispetto al film… per fortuna non è stato così).
– “Dalia nera” di James Ellroy. Un capolavoro del noir.
– “Il minotauro” di Benjamin Tammuz. Un “giallo” profondo e ammaliante.
Io mi sono imposto due riletture e in effetti è stato un esperimento positivo 🙂
Qualcosa di noir non mi dispiacerebbe, aggiungo i tuoi titoli alla lista 🙂
Mi mancano tutti e tre, anche se il terzo e il primo li ho in casa e prima o poi li leggerò, suppongo.
De “il gioco di Ender” però il film non mi ha detto molto…
Purtroppo nel film hanno fatto un mega riassuntone unendo varie parti, e la storia ne risente; ottima invece la realizzazione tecnica, molto fedele a come mi ero immaginato io le cose 😉
Visto che hai in casa il 3° e il 1°, ti consiglio il 2° 🙂 a un fan della Le Guin Il serpente dell’oblio piacerà di certo!