I miei luoghi di lettura

da | 24 Nov 2015

Partendo dal presupposto che se siete arrivati su questa pagina fate parte del 98,5% degli italiani alfabetizzati (se siete stranieri leggete in silenzio, che mi rovinate le statistiche!), presumendo che se avete letto fin qua, l’argomento del blog (libri/scrittura/mondo editoriale) è di vostro interesse, posso affermare con assoluta quasi certezza che fate parte del qualcosa% di persone che ogni tanto hanno la sana abitudine di aprire un libro, e che magari pure se lo legge (fonti: Italia In cifre (Istat, 2011), più altri dati buttati giù un po’ a CDC).

Quindi, visto che i libri li leggete, la questione ora volge sulla modalità di fruizione, ovvero: dove leggete i vostri libri?

I miei luoghi di lettura

Immagino che ogni lettore faccia storia a sé, tuttavia mi sento di iniziare a creare tre macroinsiemi:

  • Lettori assidui: leggono durante l’intero arco dell’anno, eventualmente con alcune pause (mancanza di voglia, altri impegni ecc.).
  • Lettori stagionali: magari leggono molto, ma concentrano le letture in determinati momenti dell’anno (l’estate, le vacanze ecc.).
  • Lettori casuali: leggono poco e senza particolari criteri, purtroppo sono tendenzialmente attratti dai maggiori bestseller del momento.

Se siete lettori casuali immagino sia casuale anche il vostro luogo preposto alla lettura (però se sbaglio correggetemi!), se siete stagionali magari leggete in spiagga sotto l’ombrellone, o davanti al caminetto nel periodo natalizio (in mancanza del caminetto va bene anche il calorifero), ma se siete lettori assidui, cari miei, si apre un mondo di possibilità.

Per quel che mi riguarda, negli anni sono passato dall’essere un LAAC all’essere… LAAC. OK, l’acronimo identico causa un po’ di confusione, ma il primo è Lettore Assiduo ad Accesso Casuale, mentre il secondo è Lettore Assiduo ad Accesso Circostanziale. Quindi, se prima leggevo dove capitava (autobus, in fila alle poste, mense, a tavola, sul divano, a letto, per locali ecc.), adesso i miei momenti di lettura sono scanditi dalle circostanze: posso leggere solo in pausa pranzo o a sera inoltrata. Da questo, naturalmente, consegue che la scelta dei miei luoghi di lettura è solo parzialmente libera.

Luoghi di lettura: il bar

Luoghi di lettura: il bar

La mia pausa pranzo dura un soffio, che è sempre qualcosa più di niente, e quindi la sfrutto al meglio: nei bar che frequento a quell’ora non trovo troppa confusione, inoltre questa finta-libreria/passaggio-segreto è d’aiuto per intrufolarsi nella dimensione narrativa.

Luoghi di lettura: il divano

Luoghi di lettura: il divano

Ogni tanto capita (ogni tanto… ma capita) che il divano di casa sia libero (oooh!). Diciamo dopo le 22, in questo caso accendo la lampada che svetta lì sopra (ehi, sembra messa lì apposta) e mi avvinghio ai cuscini, assemblando una specie di postazione di guida da robottone giapponese. Un plus degno di nota è che quando mi addormento non picchio la testa sul tavolo.

Luoghi di lettura: il letto

Luoghi di lettura: il letto

Siccome amo le sfide – e riuscire a leggere per cinque minuti a letto lo è – quando mi riduco a fine giornata privo di qualsivoglia energia vitale, ma con la pretesa di leggere qualche paginetta prima di addormentarmi, è una lotta senza quartiere.
Sapete come funziona: leggo finché all’improvviso mi risveglio, allora cerco dov’ero arrivato e leggo un’altra riga, dopo di ché mi sveglio nuovamente e… e continua così fino a quando mi rendo conto che, invece di avanzare, il punto dove sono arrivato è sempre un po’ più indietro. Appoggio il libro sul comodino e spengo la luce. Il giorno dopo, a pranzo, dovrò rileggere l’intero capitolo.

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Ariano Geta
8 anni fa

Anch’io sono passato da LAAC 1 a LAAC 2. Prima leggevo davvero ovunque, adesso invece ho bisogno di tre requisiti fondamentali: comodità (quindi poltrona o almeno sedia e tavolo per poggiare il libro/tablet) ; silenzio (il che esclude una gran quantità di luoghi, ivi compresa la mia casetta quando c’è qualche chiacchierata telefonica interminabile) ; predisposizione (e questo dipende solo da me e dal livello di scazzamento che ho in corpo in quel momento).

Guappo
Guappo
8 anni fa

Io leggo fondamentalmente sul cesso, la sera dopo il lavoro. E non leggo libri, ma news dallo smartphone.

Marina
8 anni fa

E dunque, io dove mi collocherei se sono in modalità “leggo dappertutto pure davanti al semaforo rosso”?
A casa, nel pomeriggio, nelle pause tra un “mamma, fammi ripetere che domani la prof. interroga” e un “mamma, dove hai messo la tuta da ginnastica?”, riesco a ritagliarmi qualche minuto (sì, minuto) per leggiucchiare qua è là. Ma riesco a farlo anche quando aspetto l’uscita da scuola dei ragazzi.
Essenò quando? A letto, la sera, faccio la fine che fai tu! 🙂

Marina
8 anni fa
Rispondi  Andrea Cabassi

Ops, ma è rispuntato mister primo commento! Il secondo era una copia che andava a memoria!
Però, giuro: al semaforo rosso una decina di righe riesco a leggerle sul serio! 😉

AliceB
AliceB
8 anni fa

con il kindle è facile: si legge ovunque.
Leggo anche uscendo dalla metro, mentre risalgo in superficie con le scale mobili. A volte continuo a leggere anche arrivata su, mentre cammino verso casa 🙂
In auto mentre, dopo aver trovato parcheggio in anticipo, aspetto che si avvicini l’ora del pilates.
Tipicamente però divano e letto a casa, e tavolino al bar in pausa pranzo.

Ivano Landi
8 anni fa

Leggo in varie situazioni, spesso anche davanti alla televisione accesa. Un tempo leggevo anche al cesso e a letto, ma non più da diversi anni.
Il posto dove leggo meglio in assoluto è comunque una panchina pubblica a un paio di chilometri da casa. Nella bella stagione, se non sono al mare o in montagna, vado lì a leggere.

Davide
Davide
8 anni fa

Non mi dite che nessuno di voi ha un “libro da zaino” per le emergenze! Grazie a questo irrinunciabile strumento per trascorrere l’inutile tempo delle attese, sono riuscito a leggere: in posta; in sala d’attesa in ospedale; in anagrafe; in posta; ho già detto “in posta”? E se ci fosse una gara di “qual è il posto più strano dove hai letto”, io mi giocherei “in ascensore”, mentre rientravo al lavoro. Dopo essere stato in posta. Era Jules et Jim.

Marina
8 anni fa
Rispondi  Davide

Aspetta… ci sarebbe anche in fila alle casse del supermercato. (Ma immagino che questa sia un’opzione più da donne! ) 🙂

Davide
Davide
8 anni fa

Ah, e comunque si legge ovunque si abbia un libro. In mancanza, ovunque se ne possa sgraffignare uno. Seriamente, il lettore seriale ha davvero il problema del luogo dove consumare. E del tempo, vogliamo parlarne? quanto è fastidioso dover lavorare quando sei incappato in uno di quei libri che…

Darsch
8 anni fa

Metropolitana, per la maggior parte dell’anno.
Altrimenti senza indugio preferisco il divano. Nel letto non ci riesco, appena sfioro il cuscino parte la fase REM. 😀
Se è estate e sono in ferie, sotto l’ombrellone.

Darsch
8 anni fa
Rispondi  Andrea Cabassi

Porcapupazza… :O

Darsch
8 anni fa
Rispondi  Darsch

Ah, da quello che mi dicono sembra, tra l’altro, che io sia uno dei pochi fortunati che riesce a leggere e contemporaneamente sentire musica in cuffia, senza che le due cose finiscano per bisticciare tra loro. ^_^’

Darsch
8 anni fa
Rispondi  Andrea Cabassi

E ti capita, quando risenti una canzone che hai ascoltato anche mentre leggevi una parte particolarmente intensa di un libro, di “rivivere” quelle sensazioni? ^_^

Darsch
8 anni fa
Rispondi  Andrea Cabassi

Questo è verissimo! 😀

Lisa
8 anni fa

Bel divano!

Io l’anno scorso e l’anno prima ero una LOCK, lettrice ossessiva compulsiva di kindle, me lo portava OVUNQUE, ogni occasione era buona per leggere anche solo mezza pagina. Ora invece ho riscoperto la gioia del cartaceo, ma purtroppo ho anche preso la famosa “cable TV” che si vede nei film americani, che insieme alla playstation e al giochino della fattoria sul telefono mi hanno trasformato in una LEP, lettrice con elettroencefalogramma piatto. 😀

Tenar
8 anni fa

Non riesco a leggere a letto. Sono scomoda e poi se il libro mi prende mi trovo tutta anchilosata a orari imponibili. Meglio il divano, ma se il divano non è a disposizione vale tutto. Amo molto leggere sui treni, l’unica cosa che mi fa rimpiangere il non essere pendolare. Riesco a leggere anche in auto (da passeggera), ma così faccio sentire solo e trascurato chi viaggia con me…