Lo scorso novembre, in occasione del Lucca Comics, ho conosciuto Roberto Gerilli, compagno di scuderia in Ute Libri.
Mentre io ero allo stand per Pelicula, Roberto promuoveva il suo Città senza Eroi, in compagnia del coautore del romanzo Giacomo Bernini.
Scopriamo qualcosa di più su Roberto con questa scheda introduttiva:
Dati anagrafici | Roberto Gerilli, classe 1980, nato a Ancona. |
Esordio | Città Senza Eroi (Ute Libri, 2014), romanzo. |
Autori di riferimento | Chuck Palahniuk, Stephen King, Nick Hornby. |
Romanzo svolta | L’isola del tesoro. Dopo averlo letto alle elementari ho iniziato a pensare le mie prime storie (di pirati, ovviamente). |
Letture preferite | Letteratura contemporanea e anglofona. |
Strumenti di scrittura | Sempre e solo PC. |
Ti identifichi in | Il cappellaio matto da Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie. |
Miglior antagonista | Dolores Umbridge da Harry Potter e l’Ordine della Fenice. L’ho odiata con tutto me stesso. |
Se fossi un fantasy/sf | Breathers. L’anonima zombie di S. G. Browne. |
Se fossi un giallo/noir | Il Poeta di Michael Connelly. |
Andrea Cabassi
Ciao Roberto, dallo scorso Lucca Comics hai lavorato su un libro che parla di… Lucca Comics? Puoi illustrarci questo nuovo progetto? Con il titolo Non è un romanzo fantasy sembri voler mettere le mani avanti. Perché questa scelta? A noi puoi dirlo, in realtà si tratta di un fantasy, vero?
Roberto Gerilli
Volevo scrivere un romanzo che parlasse degli appassionati di fantasy nelle loro più svariate sfaccettature e quindi ho pensato: quale migliore ambientazione del Lucca Comics per farlo? Il libro prende in giro tutti i cliché del genere e anche molte idiosincrasie che spesso hanno gli appassionati, ma al contempo celebra la capacità immaginifica che hanno tutti quelli che frequentano il Lucca Comics o le altre manifestazioni simili. Il titolo nasce come frase del narratore (che odia il fantasy e anche il povero protagonista del libro) ma è anche una provocazione verso quelli che hanno paura anche solo di avvicinarsi verso la sezione fantasy/fantascienza delle librerie. E per quanto riguarda l’ultima domanda… non so se sia un romanzo fantasy, ma di sicuro è una droga per nerd!
Andrea Cabassi
Nel tuo profilo Linkedin ti definisci Ingegnere dello storytelling. Che cosa significa?
Roberto Gerilli
È una definizione che racchiude il mio percorso formativo (sono laureato in Ingegneria Elettronica) e la mia passione per la narrazione, ed è anche una risposta a tutti coloro che pensano che senza una laurea umanistica non si hanno le basi per la scrittura creativa. E visto che noi ingegneri siamo bravi a costruire cose, mi sembra giusto dire che io non scrivo storie, le costruisco.
Andrea Cabassi
Ci racconti un aneddoto (sulla lavorazione, sulla ricerca di un editore, sulla promozione ecc.) che t’è capitato come autore?
Roberto Gerilli
Un editore (non faccio il nome perché purtroppo non lo ricordo) a cui avevo mandato in valutazione un romanzo mi inviò a casa un contratto di pubblicazione chiedendomi un modico contributo di 8 mila euro. Mai pagare per pubblicare, mai, nemmeno un euro.
Andrea Cabassi
Sono perfettamente d’accordo! Ora, dimmi, qual è la citazione letteraria che reputi il tuo spirito guida? E perché?
Roberto Gerilli
Siamo frammenti gli uni degli altri dal racconto Frammenti di una rosa olografica di William Gibson (dalla raccolta La notte che bruciammo Chrome). Mi ricorda che non siamo gli unici personaggi delle nostre vite.
Andrea Cabassi
Ora fai tu una domanda all’intervistatore!
Roberto Gerilli
Te la faccio fare dal narratore di Questo non è un romanzo fantasy: visto che ti piace scrivere, perché perdi tempo con queste scemenze fantasy/fantascientifiche?
Andrea Cabassi
Mi obbliga il drago alieno proveniente dal futuro che si nasconde nel mio armadio!
Ma torniamo a noi, siamo giunti al termine di quest’intervista… convinci i lettori del blog a seguirti.
Roberto Gerilli
Seguirmi è semplice, basta andare sul mio sito per trovare il mio blog e tutti i miei contatti social. Ma perché farlo? Beh, se siete nerd/geek lo potete fare per solidarietà fraterna, mentre se non lo siete potreste seguirmi per interesse antropologico: perché un trentacinquenne perde ancora tempo con ‘ste cavolate? Seguitemi e lo scoprirete! #DomaniCresco
Grazie a Roberto per le risposte e di nuovo complimenti per il tuo ultimo lavoro. A presto!