La scorsa settimana su Sette, il magazine del Corriere della Sera, è stato pubblicato l’articolo di Roberto Cotroneo Leggere su Kindle? Non è un’avventura, che parla di libri digitali; onestamente lo fa in malo modo.
Ho già espresso la mia posizione sull’argomento, quindi so bene che cosa significhi preferire i libri cartacei, mi secca però leggere un articolo così fazioso che mira a confondere le idee dei meno informati.
Prima di tutto, però, leggete per bene l’articolo:
Provo a riassumere i punti principali dell’articolo:
- Introduzione nostalgica.
- I libri possono essere letti senza vincoli di tempo, di spazio, di ordine di lettura ecc.
- Amazon ha inaugurato Kindle Unlimited (semplificando: permette di scaricare sul proprio Kindle quanti eBook si vuole, fino a dieci in contemporanea, pagando un fisso mensile).
- Ripetizione del punto 2
- eBook = Amazon = Kindle Unlimited
Assolutamente condivisibili i primi quattro punti, ma all’improvviso nel finale si parla di eBook come se Kindle Unlimited di Amazon fosse l’unica via per leggere un eBook. Amazon è di certo uno dei leader di questo settore, ma non è l’unico, e Kindle Unlimited è solo l’ultima delle offerte proposte.
No, non mi è piaciuto per niente questo modo di trattare l’argomento: questa è disinformazione.
[…] il possesso del libro non è solo bibliofilia. È molto più spesso una necessità che obbedisce al tempo. Un libro puoi leggerlo, e puoi aver bisogno di leggerlo ancora, puoi tenerlo sapendo che ti servirà, puoi farlo aspettare. Non ha tempo di resa.
Si può affermare che un eBook non permetta tutto questo?