I promessi sposi di Alessandro Manzoni

da | 30 Mag 2013

Chi di noi non ha letto i riassuntini a fine capitolo o il bigino di questo libro? E, forse, qualcuno ha addirittura letto il libro intero!

Anzi sì: ricordo che un giorno, alle elementari, ci fu assegnato il compito di leggere un libro scegliendolo da uno scatolone enorme, e un mio compagno scelse proprio I promessi sposi di Manzoni… e lo lesse! Eravamo piccoli e non capivamo quello che facevamo. Personalmente, la mia prima lettura integrale del libro è piuttosto fresca: è stato il libro con cui volli inaugurare il mio eReader, quindi parliamo degli scorsi mesi di settembre e ottobre.

I promessi sposi di Alessandro Manzoni

Che dire? Il libro mi è piaciuto davvero molto, così da meritarsi nella mia speciale graduatoria insensata ben dieci di quei rami del Lago di Como, senza esitazione alcuna. Anzi, che dico? Dieci Laghi di Como interi!

Un Lago di Como Un Lago di Como Un Lago di Como Un Lago di Como Un Lago di Como Un Lago di Como Un Lago di Como Un Lago di Como Un Lago di Como Un Lago di Como

Leggendolo di prima mano mi sono finalmente reso conto che quello che pensavo fossero solo baggianate rifilateci da professori allo scopo di impressionare le nostre menti ignoranti, effettivamente erano grandissime stronzate:

I promessi sposi: la divina provvidenza

Rispetto alla totalità della storia, il ruolo della divina provvidenza è minimo! Se ne vedono gli effetti soltanto verso la fine, dopo che i personaggi hanno affrontato mille problemi, superato mille avversità e scampato mille pericoli, solo con le loro forze: in queste pagine sono le azioni dei personaggi a guidare il loro destino. Bocciata quindi la divina provvidenza, e promossa la concretezza fisica delle relazioni causa/effetto.

I promessi sposi: il vero protagonista è il seicento

Le balle! Il protagonista è Renzo! E chi discute questo è un somaro (anzi, un somaro mannaro)! È delle sue vicende che il Manzoni ci narra per la maggior parte del tempo. È lui che si deve sfangare le situazioni più intricate, nel viaggio intrapreso alla ricerca di una soluzione ai suoi problemi. Non è certo né uno spettatore né una comparsa! Certo, fa molto figo dire con voce nasale Il vero protagonista dell’opera manzoniana è il seicento, ma è opinione di chi scrive che il vero protagonista sia un personaggio concreto chiamato Lorenzo o, come dicevan tutti, Renzo.

Rivisitazione de I promessi sposi

Per rendere onore alla verità che finalmente è venuta a galla, ho intenzione di eseguire un finto remake del libro, e a questo scopo chiamo in aiuto personaggi di elevata caratura del cinema internazionale. Dopo un casting serratissimo durato minuti e minuti, ecco i dieci nomi selezionati per far rivivere per sempre il capolavoro manzoniano (da leggere con voce nasale).

I promessi sposi – the movie

I promessi sposi - Don Abbondio
Io ho scoperto che tu non sei né figlio d’emigrante, né figlio di preta pura, tu sei proprio figlio di puttena!
Oronzo Canà nel ruolo di Don Abbondio
I promessi sposi - Renzo Tramaglino
Come fai ad andare avanti quando nel tuo cuore cominci a capire che non si torna indetro? Ci sono cose che il tempo non può accommodare, ferite talmente profonde che lasciano un segno.
Frodo Baggins nel ruolo di Lorenzo Tramaglino
I promessi sposi - Lucia Mondella
Parlo con lo spettabile centralino della illustre società ItalPetrolCemeTermoTessilFarmoMetalChimica?
La signora Pina Fantozzi nel ruolo di Lucia Mondella
I promessi sposi - Azzeccagarbugli
No, mi permetta. No, io… scusi, noi siamo in quattro. Come se fosse antani anche per lei soltanto in due, oppure in quattro anche scribài con cofandina? Come antifurto, per esempio.
Il Conte Raffaello Mascetti nel ruolo dell’avvocato Azzeccagarbugli
I promessi sposi - Fra' Cristoforo
Prima lava tutte le macchine. Poi le lucidi, con la cera. Devi dare la cera con la mano destra e la devi togliere con la sinistra. Dai la cera, togli la cera. Il respiro lo prendi con il naso e lo emetti dalla bocca. Dai la cera, togli la cera. Non dimenticare il respiro, è molto importante.
Il Maestro Kesuke Miyagi nel ruolo di Fra’ Cristoforo
I promessi sposi - Don Rodrigo
Sai, provo un certo disappunto. E, se c’è un’emozione che per quanto mi sforzi non riesco a sopportare, è il disappunto.
Jean-Baptiste Emanuel Zorg nel ruolo di Don Rodrigo
I promessi sposi - Griso
Lo senti quello, signor Anderson? Quello è il suono dell’inevitabilità. È il suono della tua morte.
L’Agente Smith nel ruolo del Griso
I promessi sposi - Monaca di Monza
Give yourself over to absolute pleasure. Swim the warm waters of sins of the flesh – erotic nightmares beyond any measure, and sensual daydreams to treasure forever. Can’t you just see it? Don’t dream it, be it.
Frank-N-Further nel ruolo della Monaca di Monza
I promessi sposi - Innominato
Ezechiele 25,17: «il cammino dell’uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre; perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare ed infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te.»
Jules Winnfield nel ruolo dell’Innominato
I promessi sposi - Cardinale Federigo Borromeo
È vano resistere.
Darth Vader nel ruolo del Cardinale Federigo Borromeo

Esattamente com’è vano rimarcare il fatto che il progetto non vedrà mai la luce, tuttavia siete tutti invitati alla prima!

Citazioni da I promessi sposi:

Segue, in chiusura, l’usuale spazio dedicato alle mie sottollineature:

Pos. 364
Lorenzo o, come dicevan tutti, Renzo
Pos. 1351-55
– Perché? – domandarono a un tratto i due giovani. – Perché… perché, quando lo volete sapere, i religiosi dicono che veramente è cosa che non istà bene. – Come può essere che non istia bene, e che sia ben fatta, quand’è fatta? – disse Renzo. – Che volete ch’io vi dica? – rispose Agnese. – La legge l’hanno fatta loro, come gli è piaciuto; e noi poverelli non possiamo capir tutto.
Pos. 1516-17
– Ho capito, – disse Menico: – quello che ci accarezza sempre, noi altri ragazzi, e ci dà, ogni tanto, qualche santino.
Pos. 2859-60
Prendete per questa viottola a mancina: è una scorciatoia: in pochi minuti arriverete a una cantonata d’una fabbrica lunga e bassa: è il lazzeretto; costeggiate il fossato che lo circonda, e riuscirete a porta orientale.
Pos. 3098-3101
Veramente, la distruzion de’ frulloni e delle madie, la devastazion de’ forni, e lo scompiglio de’ fornai, non sono i mezzi più spicci per far vivere il pane; ma questa è una di quelle sottigliezze metafisiche, che una moltitudine non ci arriva. Però, senza essere un gran metafisico, un uomo ci arriva talvolta alla prima, finch’è nuovo nella questione; e solo a forza di parlarne, e di sentirne parlare, diventerà inabile anche a intenderle.
Pos. 5683
I colpi cascano sempre all’ingiù;
Pos. 6105-6
volete aver molti in aiuto? cercate di non averne bisogno.
Pos. 6578-79
Ma cos’è mai la storia, diceva spesso don Ferrante, senza la politica? Una guida che cammina, cammina, con nessuno dietro che impari la strada, e per conseguenza butta via i suoi passi; come la politica senza la storia è uno che cammina senza guida.
Pos. 6756-57
Ma noi uomini siam in generale fatti così: ci rivoltiamo sdegnati e furiosi contro i mali mezzani, e ci curviamo in silenzio sotto gli estremi; sopportiamo, non rassegnati ma stupidi, il colmo di ciò che da principio avevamo chiamato insopportabile.
Pos. 6809-10
anche nelle maggiori strettezze, i danari del pubblico si trovan sempre, per impiegarli a sproposito.
Pos. 7614-15
Le nuove di tali scoperte volavan di bocca in bocca; e, come accade più che mai, quando gli animi son preoccupati, il sentire faceva l’effetto del vedere.
Pos. 7842
la fábrica del veneno.
Pos. 7954-55
Forse voi vorreste un Bortolo più ideale: non so che dire: fabbricatevelo. Quello era così.
Pos. 9135-36
non si può spiegare quanto sia grande l’autorità d’un dotto di professione, allorché vuol dimostrare agli altri le cose di cui sono già persuasi.
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Sissì
Sissì
11 anni fa

Dissento sul discorso della Divina Provvidenza. Quella c’è sempre stata, ieri in Manzoni come in noi adesso. Ne ho le prove. Eccole!

Ryo
Ryo
11 anni fa
Rispondi  Sissì

No, questa è la Divina Ammerda!

daniele
daniele
11 anni fa
Rispondi  Sissì

Sissi, immagino tu sia una delle Olgettine beneficiate da questa tua “Divina Provvidenza”

Darsch
11 anni fa

Il cast è stellare! Applausi per Zorg e Frank-N-Further!!!

Ah, sì, anche il resto è interessante… xD

Ryo
Ryo
11 anni fa
Rispondi  Darsch

No, no, no, attenzione! Noo! Pàstene soppaltate secondo l’articolo 12, abbia pazienza, sennò posterdati, per due, anche un pochino antani in prefettura…

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[…] di tutto li leggo, e colgo l’occasione per assicurarvi che non ho preso un centesimo né da Manzoni, né da Hugo, o da Melville e Asimov, né tantomeno da Dio e da tutti gli altri autori dei libri di […]