Indice dei contenuti
E il premio per le immagini di copertina che non c’entrano mezzo bit con il contenuto del libro va a… il ciclo di Tschai, di Jack Vance!
È questa la storia di Adam Reith, astronauta terrestre, che naufraga su Tschai, un pianeta del sistema Carina 4269 a 200 anni luce dalla Terra. Dopo aver imparato la lingua del pianeta nelle prime quattro pagine, Adam si intrattiene risolvendo problemi politici e religiosi di ogni società che incontra sul suo cammino, diventa il massimo conoscitore di qualsiasi cosa inerente al pianeta Tschai (civiltà sotterranee comprese) e, soprattutto, in quattro brevi romanzi riesce a mettere insieme abbastanza pezzi del Meccano per costruire una scialuppa con la quale tornare sulla Terra.
I quattro romanzi che formano il ciclo sono:
- Naufragio sul pianeta Tschai
- Le insidie del pianeta Tschai
- I tesori del pianeta Tschai
- Fuga dal pianeta Tschai
I quattro libri della saga sono a tutti gli effetti romanzi d’avventura (per la precisione, sono classificati planetary romance), il primo a mio parere è il migliore, i due centrali sono nettamente inferiori e il quarto recupera un po’, mostrando Adam Reith che, da alieno sprovveduto che ignora le usanze dei luoghi che visita, diventa egli stesso guida e sa dimostrare di aver acquisito grande esperienza e conoscenza delle varie culture del pianeta. Molto divertente la messa alla berlina delle varie religioni aliene (con chiari riferimenti anche a quelle terrestri) e della bizzarra ingenuità dei fedeli rispetto a raggiri più che evidenti (con chiarissimi riferimenti ai fedeli terrestri).
Come di consueto, segue la rassegna delle mie sottolineature.
Citazioni dal ciclo di Tschai
Naufragio sul pianeta Tschai
Naufragio Sul Pianeta Tschai | Pagina 3 | Pos. 34-37
— Un esploratore non è tale perché ha seguito dei corsi. Lo è per natura: metà acrobata, metà scienziato, metà furfante, metà… — Mi pare che siano un po’ troppe metà. — Non fa niente. Un esploratore è un uomo che ama i cambiamenti.
Naufragio Sul Pianeta Tschai | Pagina 3 | Pos. 40-41
Waunder era massiccio, biondo, un po’ stempiato, con lineamenti troppo comuni per meritare una descrizione.
Naufragio Sul Pianeta Tschai | Pagina 4 | Pos. 51-52
Insieme all’equipaggio e ai tecnici, il comandante Marin, il primo ufficiale Deale e il secondo ufficiale Wargrave si erano trasformati in fluttuanti atomi di carbonio, ossigeno e idrogeno. I loro caratteri, le loro abitudini e le loro piccole manie erano solo un ricordo.
Naufragio Sul Pianeta Tschai | Pagina 8 | Pos. 122
Pareva che l’universo avesse un debole per le razze bipedi, più o meno antropomorfe,
Naufragio Sul Pianeta Tschai | Pagina 19 | Pos. 278-82
Traz Onmale lo guardò con disgusto e compassione, poi disse: — Allora t’insegnerò io qual è la vera origine dell’uomo. Tu hai visto le due lune. La luna rosa è Az, dimora della beatitudine. Quella azzurra è Braz, luogo di tormento dove vanno gli uomini malvagi, i kruthsh’geir, dopo la morte. Moltissimo tempo fa, le due lune entrarono in collisione, e nell’urto molti furono scaraventati lontano e caddero su Tschai. Ora, tutti cercano di tornare su Az, sia i buoni sia i cattivi, ma i Giudici, da cui proviene la saggezza dai globi che portano, dividono i buoni dai cattivi e li inviano alla destinazione che loro compete.
Naufragio Sul Pianeta Tschai | Pagina 27 | Pos. 403
— Gli stregoni sono matti, vero? I morti non vanno su Az.
Naufragio Sul Pianeta Tschai | Pagina 63 | Pos. 954-56
— è vero che voialtri mangiate carne umana? — domandò Reith al Sub-Dirdir. — Certamente. è più tenera di tutte le altre. Ma non aver paura. A differenza dei Chasch, i Dirdir e i Sub-Dirdir non sono ingordi.
Naufragio Sul Pianeta Tschai | Pagina 61 | Pos. 931-33
— Lo sanno tutti, ed è una storia semplice e chiara — rispose Anacho. — Su Sibot, il pianeta natale, il Grande Pesce depose un uovo, che galleggiò fino alla spiaggia di Remura. Metà rotolò al sole e diventò la razza Dirdir, l’altra metà rotolò all’ombra e diventò la razza Sub-Dirdir.
Naufragio Sul Pianeta Tschai | Pagina 60 | Pos. 918-20
E così eccomi qua, senza progetti né risorse, all’infuori della mia… — E qui pronunciò una parola intraducibile che comprendeva l’idea della superiorità sugli altri, dell’intelligenza e dell’inevitabile fortuna che non poteva fare a meno di premiare queste doti.
Naufragio Sul Pianeta Tschai | Pagina 67 | Pos. 1015-16
Come gli sembrava remota la sua vita sulla Terra! In confronto alla bizzarra molteplicità di Tschai, la sua esistenza precedente gli pareva scialba e monotona… ma non per questo meno desiderabile.
Naufragio Sul Pianeta Tschai | Pagina 90 | Pos. 1373-75
— E le malefatte non ti preoccupano? Baojian rise con amarezza. — Su Tschai, questa parola non ha senso. Esistono i fatti… o non esistono. Se uno ha un modo di comportarsi diverso, finisce di esistere oppure finisce matto,
Naufragio Sul Pianeta Tschai | Pagina 126 | Pos. 1918-19
Tu sicuramente la trovi bella, ma dovresti vedere le donne della mia razza. Eleganti, pallide come la neve, con la testa rasata, lucida come uno specchio.
Naufragio Sul Pianeta Tschai | Pagina 140 | Pos. 2147-49
— I Sub-Chasch credono che in ciascuno di loro si sviluppi un homunculus che va sviluppandosi nel corso della vita e verrà alla luce dopo la morte, diventando un Chasch. Questo è quanto insegnano i Chasch Blu. Non è ridicolo?
Le insidie del pianeta Tschai
Le Insidie Del Pianeta Tschai | Pagina 34 | Pos. 519-20
La cena fu semplice ma gustosa: fette di carne essiccata condita con spezie, insalata di verdure crude, pasticcio d’insetti, sottaceti e vino dolce versato da una grossa damigiana di vetro verde.
Le Insidie Del Pianeta Tschai | Pagina 37 | Pos. 563-64
— Che religione sgradevole!
Le Insidie Del Pianeta Tschai | Pagina 38 | Pos. 582-98
l’esperienza mi ha insegnato che l’uomo e la religione da lui praticata si identificano. L’ignoto esiste. Ogni uomo proietta sul nulla la forma delle sue particolari vedute. Attribuisce a questa creazione i suoi desideri e le sue attitudini personali. Un religioso che spieghi il suo credo in realtà spiega se stesso. Quando un fanatico viene contraddetto, prova la sensazione che la sua stessa esistenza venga minacciata e reagisce con violenza. — Interessante — dichiarò il mercante grasso. — E l’ateo? — Non proietta alcuna immagine sul nulla. Accetta i misteri cosmici così come sono, non sente il bisogno di aggrapparsi a una maschera più o meno umana che li ricopra. Il capitano sollevò il boccale alla luce della lanterna, prima di bere il contenuto, poi disse: — Forse avete ragione, ma nessuno cambierà idea, per quel che avete detto. Io ho conosciuto un mucchio di gente. Ho camminato sotto i pinnacoli dirdir, nei giardini dei Chasch Blu e nei castelli dei Wankh. Conosco queste razze e i sottouomini che dipendono da esse. Ho viaggiato in tutti e sei i continenti di Tschai, conosco gli Yao, i Binth, i Walalukiani, i Shemolei, e conosco anche i nomadi della steppa, quelli delle paludi, gli isolani e i cannibali di Rakh e di Kislovan. So in che cosa differiscono e in che cosa invece si assomigliano. Tutti, indistintamente, cercano di ricavare il meglio dalla vita, e infine muoiono; e nessuna delle loro religioni modifica questa attitudine. Volete sapere qual è il mio Dio? La buona, vecchia Vargaz! Come dice Adam Reith, mi identifico nella mia nave. Quando la Vargaz scricchiola e beccheggia nelle tempeste, io rabbrividisco e digrigno i denti. Quando scivola leggera sul mare liscio sotto le lune, suono il liuto, mi cingo la fronte con un nastro rosso e bevo vino. Io e la Vargaz ci serviamo reciprocamente, e quando la Vargaz colerà a picco, affonderò con lei.
Le Insidie Del Pianeta Tschai | Pagina 41 | Pos. 614-19
Ma permettetemi di farvi una domanda assurda: siete convinto sul serio di provenire da un altro mondo? Reith scoppiò a ridere, per prendere tempo. Infine si decise a dire: — Ci sono quattro probabilità: se venissi da un altro mondo, potrei rispondervi sì o no. Se non venissi da un altro mondo, potrei ugualmente rispondervi sì o no. Nel primo caso, mi esporrei a dei fastidi, nel secondo, il rispetto che ho di me stesso diminuirebbe. Nel terzo caso, darei prova di follia… E il quarto caso rappresenta l’unica situazione che voi non considerereste anormale. La domanda, quindi come dite voi stesso, è assurda.
Le Insidie Del Pianeta Tschai | Pagina 59 | Pos. 890-92
— A volte — dichiarò Anacho, come se parlasse a tutti e a nessuno — è cosa saggia mantenere intatto un mito. Sapere troppo può essere penoso.
Le Insidie Del Pianeta Tschai | Pagina 60 | Pos. 920-22
I Porpora e i Neri si disprezzano a vicenda, e quando si accoppiano, l’unione è sterile, almeno così dicono. Ma è una cosa che avviene molto di rado, perché tutte e due le razze asseriscono che preferirebbero unirsi con un cane della notte, piuttosto che con un loro simile di colore diverso.
Le Insidie Del Pianeta Tschai | Pagina 83 | Pos. 1272-74
— Meravigliosa visione! — commentò Helsse. — Ma non vi pare inventata? O, meglio, non è il dogma che lo asserisce? — Anche se così fosse, non è detto che il dogma sia falso.
Le Insidie Del Pianeta Tschai | Pagina 92 | Pos. 1396-97
Helsse aveva letto nel futuro, o conosceva Reith meglio di quanto Reith conoscesse se stesso.
Le Insidie Del Pianeta Tschai | Pagina 92 | Pos. 1398-99
è una società di pazzi, tenuti insieme dal formalismo come un uovo marcio è tenuto insieme dal guscio.
Le Insidie Del Pianeta Tschai | Pagina 93 | Pos. 1420-21
Una persona che definisce “assurdità” i fatti è destinata a restare spesso sorpresa
Le Insidie Del Pianeta Tschai | Pagina 105 | Pos. 1596-98
Intanto, si era radunato un capannello di curiosi. Una donna vestita di rosso si fece avanti strepitando: — Brutto muso nero, cos’hai fatto a questo povero assassino? è un onesto operaio che fa il suo lavoro.
Le Insidie Del Pianeta Tschai | Pagina 139 | Pos. 2127-28
I bambini avevano i capelli bianchi o neri, secondo il sesso, ma poiché si divertivano per lo più a razzolare nel fango, avevano tutti la pelle dello stesso colore.
I tesori del pianeta Tschai
I Tesori Del Pianeta Tschai | Pagina 13 | Pos. 196-97
— Conoscete bene questo Reith? — Non molto, ma se avete del denaro per lui, datelo pure a me.
I Tesori Del Pianeta Tschai | Pagina 16 | Pos. 233-34
Vi auguro di sfuggire ai Dirdir e di aver successo nelle vostre future imprese. In caso contrario, ricordate che la morte arriva una volta sola.
I Tesori Del Pianeta Tschai | Pagina 18 | Pos. 266-67
Dove i vili non osano avventurarsi, gli eroi possono trovare la gloria.
I Tesori Del Pianeta Tschai | Pagina 34 | Pos. 507-8
— Ma perché non proviamo a entrare da una zona meno conosciuta? — Maust è conosciuta appunto perché è la migliore.
I Tesori Del Pianeta Tschai | Pagina 34 | Pos. 517-18
— Una delle virtù dirdir è la zs’hanh, cioè l'”indifferenza sprezzante nei riguardi delle attività altrui”.
I Tesori Del Pianeta Tschai | Pagina 36 | Pos. 548-51
— Ci vorranno parecchie ore, per arrivare a Khorai — spiegò poi. — è meglio non arrivarci di notte: i Khor sono sospettosi, pronti a estrarre il coltello alla minima provocazione. Di notte, poi, lo fanno anche senza essere provocati. — E sono loro che ci custodiranno l’aereo? — Quale ladro sarebbe mai tanto pazzo da dar fastidio ai Khor?
I Tesori Del Pianeta Tschai | Pagina 50 | Pos. 757-58
— Se conoscessi i Dirdir come li conosco io, anche tu avresti paura. — Sono vivi. Ammazzali e moriranno.
I Tesori Del Pianeta Tschai | Pagina 78 | Pos. 1193-94
— Le città sono tutte brutte — disse — ma questa è la peggiore: è un posto detestabile. Hai sentito che puzza? Prodotti chimici, fumo, malattie, putrefazione. Il cattivo odore ha contagiato la gente. Guarda le facce.
I Tesori Del Pianeta Tschai | Pagina 79 | Pos. 1197
Il fatto di dover vivere sempre a contatto con una razza diversa non aveva favorito la socievolezza. A Sivishe, tutti erano estranei fra loro.
I Tesori Del Pianeta Tschai | Pagina 79 | Pos. 1201-3
Il fatto che su un pianeta così grande, dove spesso le comunicazioni erano difficili, se non inesistenti, tutti gli uomini parlassero il medesimo idioma, si spiegava forse col fatto che, su Tschai, vita e morte erano molto più vicine che sulla Terra, e spesso bastava capirsi o non capirsi perché succedesse l’irreparabile.
I Tesori Del Pianeta Tschai | Pagina 90 | Pos. 1368-71
— Sono cose che possono succedere solo su Tschai — osservò Reith. — Tutti si detestano e cercano di ammazzarsi a vicenda, ma mantengono sempre rapporti commerciali fra loro. — Io non ci vedo niente di strano — ribatté Anacho, con aria offesa. — Il commercio porta un reciproco profitto, mentre le uccisioni sono giustificate dall’odio di razza.
I Tesori Del Pianeta Tschai | Pagina 92 | Pos. 1409-10
Come la rancida salsa nera che accompagnava invariabilmente tutte le portate, anche la musica esigeva uno sforzo notevole per essere apprezzata. Ma il gusto, il piacere addirittura che se ne poteva trarre, doveva restare al di là della comprensione degli estranei.
Fuga dal pianeta Tschai
Fuga Dal Pianeta Tschai | Pagina 15 | Pos. 228-29
Fecero sciabolare ancora il raggio delle loro lampade sulle pareti della caverna,
Fuga Dal Pianeta Tschai | Pagina 16 | Pos. 240
Reith si sentì riempire da un senso di folle esultanza. Gli pareva di essere già morto e perciò invulnerabile.
Fuga Dal Pianeta Tschai | Pagina 21 | Pos. 321-22
Quando al posto di una merce che dovrebbe essere consegnata si trova solo un sacco vuoto, viene a verificarsi una situazione anormale.
Fuga Dal Pianeta Tschai | Pagina 48 | Pos. 726-30
Dicono che siano i Pnume a decidere quali debbano essere donne-madri; le portano al nido, dove esse giacciono nel buio e generano. — Sole? — No, insieme alle altre madri. — E i padri? — I padri non servono. Nei rifugi sono al sicuro, non c’è bisogno di protezione.
Fuga Dal Pianeta Tschai | Pagina 74 | Pos. 1133-34
Appena il Khor ebbe varcato la soglia, Reith lo abbatté con un violento colpo alla nuca, ignorando le più elementari regole della cavalleria: in una simile circostanza, non era il caso di fare distinzione fra uomo e donna.
Fuga Dal Pianeta Tschai | Pagina 90 | Pos. 1371-72
La tua donna è malata, per caso? Se ti occorrono erbe, bagni aromatici o una cura omeopatica, posso fornirtene a buon prezzo.
Fuga Dal Pianeta Tschai | Pagina 90 | Pos. 1371-73
La tua donna è malata, per caso? Se ti occorrono erbe, bagni aromatici o una cura omeopatica, posso fornirtene a buon prezzo. — A quanto pare, qualunque cosa è buona per far affari
Fuga Dal Pianeta Tschai | Pagina 93 | Pos. 1421-22
— Che strano! Perché certe sono madri e altre no? — Per un procedimento in cui intervengono anche gli uomini.
Fuga Dal Pianeta Tschai | Pagina 106 | Pos. 1621-23
Quanto all’offerta del purgante a buon mercato, anche lì c’è sotto un trucco. Mi ricordo che mio nonno una volta accettò il purgante e poi trovò la porta del gabinetto chiusa a chiave: dovette pagare per farsi aprire. Vedete dunque che quando si tratta coi Thang bisogna esaminare con cura ogni aspetto della questione.
Fuga Dal Pianeta Tschai | Pagina 109 | Pos. 1665-67
Reith stava per domandare cosa fosse la casa dei monelli, quando un marmocchio sorridente gli si avvicinò e gli mollò un calcio negli stinchi, poi, arretrando, gli fece una boccaccia e si rintanò nella casa dei monelli.
Fuga Dal Pianeta Tschai | Pagina 117 | Pos. 1794-96
— Io dormo nella stanza vicina. Se succede qualcosa chiamami subito — disse Reith. — E se prima uccidono te? — Oh, non ci avevo pensato. Se domattina mi trovi morto, non pagare il conto.
Fuga Dal Pianeta Tschai | Pagina 121 | Pos. 1845-47
— L’ho forse offesa? — domandò. — No, è arrabbiata con me… ma non riesco a capirne la ragione. — Succede sempre così. Tra poco, per motivi altrettanto misteriosi, tornerà di nuovo di buon umore.
Fuga Dal Pianeta Tschai | Pagina 141 | Pos. 2153-54
Era una donna, e perciò irrazionale per natura, ma la sua condotta non poteva spiegarsi solo con questa semplice constatazione.
Fuga Dal Pianeta Tschai | Pagina 145 | Pos. 2222-25
La nave procedeva verso sud, diretta alle Isole Saschan. Passarono parecchi giorni senza che si verificasse niente di più notevole dell’alternarsi del sole e delle due lune, e la Nhiahar navigava di giorno su un mare color bronzo, sotto i raggi di Carina 4269, o su onde tinte di rosa e d’azzurro di notte, quando si alternavano in cielo la rosa Az e l’azzurra Braz.
Fuga Dal Pianeta Tschai | Pagina 150 | Pos. 2299-2300
— Stai pensando che sono matto — disse seccamente Reith. — Me lo sono già chiesto molte, molte volte.
Siccome ho recentemente notato che nei siti seri, dove recensiscono i libri seri, danno sempre anche una valutazione grafica finale, ho deciso di adottare anche io questa abitudine, con l’intento di entrare al più presto a far parte dell’elite dei siti seri di recensioni serie. Quindi, la valutazione totale-finale-globale per il ciclo di Tschai è di…
Tre scimmiette buffe e tre quarti, che punteggione!
Nota di chiusura: la scala di valutazione è a scelta del lettore, Tschai si pronuncia come l’incrocio fra uno starnuto e un saluto a un amico.
Tschai a tutti!
(salute)
È morto ieri Jack Vance, l’autore della saga! 🙁
Appena letti: le copertine corrispondono abbastanza, direi al 70%. Ad esempio, quella di ‘Tesori’ mostra un cercatore ci zecchini che, nel Carabas, viene stroncato mentre cerca di arraffare i zecchini stessi. Va detto, che nell’edizione vetusta in mio possesso, ‘Insidie’ ha una copertina diversa…