Era da circa un mese che avevo questo frullato di idee su un nuovo racconto che mi occupava i rari momenti di quiete. L’unica cosa che avevo deciso era che l’incipit sarebbe stato Da ragazzo avevo uno zio eschimese, che a un certo punto qualcuno doveva consegnare un biglietto senza nessuna scritta e che, infine, doveva esserci una buona dose di violenza. All’inizio non mi importava di scrivere un racconto fantascientifico, un noir o una storia di gangster, però avevo ben chiara l’ambientazione, alcuni tratti fondamentali del protagonista e la prospettiva in primo piano.
Oggi, dopo il rimuginare dei giorni passati, ho iniziato a scrivere. Credo di aver prodotto molta spazzatura in proporzione alle poche pagine di cui sono soddisfatto, ma ho superato lo scoglio della carta e finalmente ho fissato alcuni paletti, scartando idee e rafforzandone altre.
Il progetto è a medio termine, cioè vorrei scrivere un racconto lungo, magari più d’uno. Al momento buona la prima giornata, spero a breve in nuovi aggiornamenti.
Per inciso, quanto scritto dà già l’idea di essere sia un racconto fantascientifico, che un noir, che una storia di gangster.
Salve Ryo, la ringrazio per esser passato nel mio breve post, che annuncia il mio ritorno nel blog.
Quando vuole, la sua presenza è sempre gradita. 🙂