Fa molta specie soprattutto a me dire questa cosa, alla luce di quello che so d’aver fatto, ma è questo il primo racconto del 2009.
In questi ultimi mesi ho portato avanti in parallelo un sacco di progetti a lunga scadenza, e so arriverà anche il momento di coglierne i frutti, ma per adesso eccomi qua a presentare quello che è a tutti gli effetti il primo lavoro completo dell’anno.
Si tratta di una fiaba e il titolo che ho scelto è Il suicidio della ragazza dai bei capelli castani.
So che non è molto fiabesco ma ho maturato la straordinaria capacità di ignorare i confini fra i vari generi ed eccomi qua a presentare quello che potrei definire solo come fiaba macabra.
I toni sono quelli della fiaba classica: avvenimenti permeati da innaturale innocenza, gestione visionaria dello spazio-tempo e totale onirismo dei personaggi nei loro ragionamenti e modi d’agire; però i temi trattati sono quelli della solitudine, dell’abbandono e della morte.
In definitiva sono temi molto pesanti trattati con innaturale leggerezza e ironia: per questo non ho remore a chiamarla fiaba, per questo esigo la specificazione macabra.
Sabato ho assistito alla mostra personale delle illustrazioni dell’amica Francesca Navoni e sono rimasto particolarmente colpito dall’immagine di una ragazza verdeblù con una folta chioma castana (su carta stampata rendeva molto meglio che qua sullo schermo) vista di spalle e appesa per il collo a un palloncino che la portava a zonzo come fosse una mongolfiera.
L’immagine prende spazio, esige rielaborazioni, vuole essere raccontata. L’ospite la lascia fare, prova a intervenire con qualche suggerimento e alla fine ci si trova su qualche punto e se ne abbandonano altri.
Possono passare giorni oppure poche ore, alla fine però tutto esce, esce dalle mani, anche senza passare dalla testa. Riempie pagine.
E, infine, vola via appesa a un palloncino.
wooow che bella questa illustrazione!!! Non dubito che su carta fosse ancora più bella… la carta è più delicata.
E complimenti per la prima conclusione dell'anno…!! 😀
Sì, l'illustrazione è davvero bella e se passi da Bookstop la potrai vedere in vetrina per ancora un paio di settimane, mi sembra (e a quando una mostra tua? Tanto basta chiamarsi Francesca… :b )
Sì, prima conclusione ma è assurdo, vista la mole di lavoro prodotto negli ultimi mesi… solo che tirando le somme sono tutti progetti ancora in corso!
Sono un noncludente 😛
ah, allora cercherò di passare a vederla!!
Uhm, concludere è una soddisfazione e fa sentire produttivi… ma d'altra parte i progetti a lungo termine, beh, sono a lungo termine! (sono saggia)
Però sono sicura che sei produttivo comunque 🙂
Attendo con fiducia il momentoi in cui questi progetti troveranno conclusione e per un po' potrò vivere di rendita.
(naturalmente non ne sarò capace e continuerò lo stesso a scrivere 🙂 )
eheheh!! sono certa che sarà una bella soddisfazione raccogliere i risultati… anche se non ti spingerà al relax XD
Al readin' di ieri pomriggio l'abbimo letta e mi han fatto un mucchio di complimenti. È strano sentirsi dire certe cose… uno si fa talmente l'abitudine agli insulti che non sa come gestirne l'assenza!
E allora eccoti qualche insulti, vecchio babao. Infatti, la tua capacità di osservazione è quasi pari all'abisso della tua memoria e al buio assoluto del tuo senso dell'orientamento. Nella descrizione dell'immagine della tua amica Francesca dici infatti: "vista di spalle e appesa". PECCATO CHE LA RAGAZZA DELL'IMMAGINE SIA DI FRONTE e non di spalle. Nota infatti la posizione dei pollici e dei piedi. Schiappa!!! Epperò la fiaba non era male davvero…
Ehi, è vero!
Beh, io l'ho vista di spalle 😛