Questo è il tema di fondo di Com’è piccola la tua mano, l’ultimo racconto del 2008, presentato qui nel primo post del 2009.
Mi ci son voluti solo cinque giorni di lavoro per la prima bozza, ma a differenza degli ultimi lavori non s’è trattato di lavoro notturno: veri cinque giorni, quelli di quando c’è il sole!
E anche due o tre notti, vabbè… però la maggior parte della fatica è stata svolta di dì. Forse ha davvero influito: niente scenari lugubri e ambientazioni oniriche e crepuscolari, anzi, le tredici pagine del manoscritto sono quasi tutte permeate d’una gioiosa carica positiva, quella che fa bene, quella che non ne vorresti più d’altre, quella che quando scopri com’è in realtà, ci resti male.
Buon anno, scrittore.
Buon anno, poliedrico artista ; )
Non catena ma attestato di stima, non si richiede reiterazione… semplicemente premiare chi merita è sempre un piacere ^____^
Grazierrime! Sai bene che ti stimo come pochi e ricevere questo attestato mi fa molto piacere ^^
Ora devo ucciderti e rubarti l’anima, giusto?