In questi giorni sto girando ovunque con mille fogli sottobraccio, in tasca, nelle orecchie, nelle mutande… ho deciso di partecipare alla terza edizione del Premio Letterario Internazionale Gaetano Cingari indetto da Leonida edizioni e fra due settimane dovrò aver inviato una silloge di poesie, composta minimo da trenta fino a sessanta pezzi: così le ho stampate tre per foglio, ritagliando il tutto in strisce bianche con scritte nere.
È difficile scegliere che cosa escludere, molto.
Però non posso nemmeno pensare di avere possibilità di vittoria partecipando con qualcosa che non eccella e dopo due selezioni all’ultimo sangue ho estrapolato 19 foglietti con i pezzi secondo me irrinunciabili. Non sono per forza i migliori, ma un concetto un po’ più articolato: potrei dire che sono quelle che più mi rappresentano, ma anche messo così è un riassunto un po’ troppo stringato.
Questi sono accompagnati da altri 33 foglietti che costituiscono la massa da sfoltire. Ogni tanto ne levo uno, con fatica e perplessità, ma mi provoca dolore. Ho così deciso di farmi aiutare dal pubblico inconsapevole: farò leggere ad amici una o due poesie a testa e se noterò tracce di perplessità cronica vorrà dire che l’origine di ciò sarà da eliminare dalla silloge.
È difficile scegliere che cosa escludere, molto.
Però non posso nemmeno pensare di avere possibilità di vittoria partecipando con qualcosa che non eccella e dopo due selezioni all’ultimo sangue ho estrapolato 19 foglietti con i pezzi secondo me irrinunciabili. Non sono per forza i migliori, ma un concetto un po’ più articolato: potrei dire che sono quelle che più mi rappresentano, ma anche messo così è un riassunto un po’ troppo stringato.
Questi sono accompagnati da altri 33 foglietti che costituiscono la massa da sfoltire. Ogni tanto ne levo uno, con fatica e perplessità, ma mi provoca dolore. Ho così deciso di farmi aiutare dal pubblico inconsapevole: farò leggere ad amici una o due poesie a testa e se noterò tracce di perplessità cronica vorrà dire che l’origine di ciò sarà da eliminare dalla silloge.
Naturalmente è possibile votare anche da casa via SMS!
Grandeee!!! faccio il tifo! 🙂
è sempre brutto fare delle selezioni tra i propri lavori… :/
Grazie!
Incrocia i diti, incrocia i diti!
Oggi inizierò a farmi spennare qualche foglietto (nùùù ,;_;, ) 😛
mi tenta, ma sarò off line ancora per una ventina di giorni in cui non ho nemmeno il tempo per girarmi. chissà però: magari avrai un irriducibile rivale
il mio handicap è che tu in amore sei così sfortunato che…
E come se non bastasse non funziona più il lettore mp3!
In bocca al lupo… e diamo il via al televoto!
IN BOCCA AL LUPO!!!
dove si vota???
Che gli venga il cagotto al lupo! 😉
Purtroppo c’è una giuria che vota, il numero da chiamare lo sanno solo loro 😀
Finalmente ieri mattina son riuscito (a 10 minuti dalla scadenza del tempo limite) a inviare il tutto!
Corsa alle poste, fila minimale (l’ufficio postale il sabato mattina alle 11:50 me lo immaginavo tipo girone infernale degli utilizzatori eMail), aspetto che l’apposito baffo distogliesse l’attenzione dal suo terminale per rivolgerla a me e infine riesco anche a stoccare un’immeritatissima tariffa piego di libri.
Ora ho guadagnato almeno due ore di sonno a notte!
Non so quando ci saranno le eliminatorie, mi metto il cuore in pace: tanto se servirà chiameranno loro!
[…] sono sette e non sei, poco importa. Il tutto è nato dal concorso letterario Gaetano Cingari cui partecipai qualche tempo fa.Eccone […]