Fara Editore a pagamento

da | 11 Dic 2007

Fara Editore è stata la prima casa editrice a rispondere alla mia proposta di pubblicazione del volumetto W la eroina e chi la fa in vena che – a seconda della moda del momento – è un racconto lungo oppure un romanzo breve.
Ho inviato questo volume (confezionato da me amanuensemente) a varie case editrici, fra cui naturalmente Fara Editore, spinto dal successo riscosso dallo stesso in occasione dei reading, e il primo commento ricevuto è stato positivo:

Alessandro di Fara Editore scrive:

Ciao Andrea
Ho datto una letta a W l’eroina e l’ho trovato piacevole, in alcune parti brillante: dunque ti formulo la mia milgiore offerta in allegato e avrei già in mente (se ti va) un mio autore o autrice che potrebbe scriverne una bella postfazione, visto il taglio generazionale del racconto. […]

Fara EditorePurtroppo l’offerta di Fara Editore richiede un acquisto da parte mia di un certo numero di copie, il che classifica la casa editrice come Editore a pagamento a tutti gli effetti.
Inoltre per questo volume da circa sessanta pagine l’editore ha fissato il prezzo a dieci euro, decisamente troppi. Se per assurdo volessi accettare, il prezzo deciso da Fara Editore è il 150% in più di quello che secondo me è il suo valore reale.
Che poi questo prezzo sia giustificato dalla grafica e dalla qualità dei materiali usati (cartoncino splendorgel per la copertina bandellata e carta avorio per il testo) non lo metto in discussione, quindi non si tratta di un prezzo esagerato. È tuttavia troppo alto.
Ringrazio l’editore per le parole spese nei miei confronti, ma la formula proposta è poco compatibile alla mia condizione: ho nettamente più interesse a riuscire a distribuirne molti a poco che pochi a molto, soprattutto per motivi di promozione personale. L’ideale per me sarebbe riuscire ad abbassare il più possibile il prezzo, a scapito dei materiali, a scapito del corpo, per favorire la diffusione del contenuto. L’anima.
Non resta che declinare gentilmente l’offerta di Fara Editore e scremare la lista delle case editrici papabili da quelle che richiedono un contributo.

— Il vostro amichevole Ryo di quartiere

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Francesca
Francesca
16 anni fa

Grande!!! è un bellissimo feedback!!
Sono d’accordissimo con la tua scelta di una produzione più economica… però il messaggio ricevuto è molto incoraggiante!! way to go!!! 😀

meg-9
meg-9
16 anni fa

Mi raccomando, non farti fregare dalla Manuzio (chi ha orecchi e il Pendolo di Foucault intenda)
Meg

Ryo
Ryo
16 anni fa

@Fra: YEAH! 😉

@Meg: Manunzio? Non mi è nuovo questo nome. Hai avuto brutte esperienze?

Davide
Davide
16 anni fa

> Ringrazio l’editore per l’offerta e le parole spese nei miei confronti, ma la formula proposta è poco compatibile alla mia condizione

DI INDIGENZA GALOPPANTE… COFF COFF! URGH! BENVENUTO NEL MIO CLUB ESCLUSIVO!
Scherzi a parte, caro vecchio Ryo di quartiere (malfamato) (proprio tipo Carmine profondo, o dintorni stazione, neh), sai come la penso: mai prendere una leccata di culo come critica sentita. Quando ci sono di mezzo i soldi, io non credo a nessuno. Dai, come fai a credere a uno che ti dice:”sì, il suo racconto è megagalattico, lo vogliamo assolutamente, dacci denaro subito e lo teniamo noi!”. Ma dai, non esiste.
Per questo ti giunga gradita la mia critica: “W la ero” etc è uno dei miei preferiti tra la tua produzione. E io non ho interessi economici di mezzo. Inoltre siamo nemici giurati, il che rinforza la mia sincerità. Per quanto in realtà solo tu mi vuoi morto, possibilmente spappolato in un mattino di grandine, mentre io no, io voglio bene a tutto il mondo etc etc etc.

Ryo
Ryo
16 anni fa

Bella l’idea della grandine (grossa come patate) che ti spappola, però oggi anche per te concedo il mio perdono! Ieri mi hanno regalato il film cult della mia infanzia in DVD, e vederlo mi ha fatto sentire stranamente allegro.
BTW, come fai a dire che solo io ti voglio morto? Tu ti sottovaluti!

JOckingJOzam
JOckingJOzam
16 anni fa

se me lo presenti magari poi lo vorrò morto pur io ;p

del commento dell’editore non sarei troppo contento… visto che al tuo scritto ha “datto” una letta ;p

… ryo, se volessi comprare una copia di viva l’urina e chi la fa in vena, come dovrei fare? scherzi a parte, ne prenderei una (almeno per il momento) copia 🙂

Ryo
Ryo
16 anni fa

Per Viva la Citrosodina non saprei. Fin’ora lo ho distribuito in modo manuale ai readin’… se lo vuoi appena passi da Brescia te lo posso dare, oppure potrei spedirtelo!

Che bello, adesso faccio l’eMercante 😀

Vuoi anche il DVD del BLOODY READ-CONTEST? Mottobbello capo, ah io fascio di presso spesciàle, bbèlo!
Ah mansji kuà o porti via? 😛

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[…] 2008 by Ryo Secondo feedback a W la eroina e chi la fa in vena inviato da un mister editore. Dopo quella di Fara Editore è giunta la risposta di Meridiano Zero: inviato il manoscritto a Carmen di Majo, il responso è […]

Andrea Angiolino
Andrea Angiolino
9 anni fa

Un editore a pagamento non è un editore. Campa alle spalle della voglia di pubblicare degli autori. Prende i soldi da loro e poi non ha più bisogno di fare il mestiere dell’editore: promuovere, distribuire, far vivere, vendere il libro. Tanto il guadagno l’ha già fatto.
Pubblicare con un editore a pagamento danneggerebbe la tua immagine, oltre che il tuo portafoglio. Meglio non pubblicare. Hai fatto benissimo a declinare l’offerta e a depennare gli editori a pagamento dal novero di quelli da considerare.

Barbini Guido
Barbini Guido
9 anni fa

Ho 78 anni, sono alla prima esperienza come scrittore. Ho cercato e trovato un editore che reclamizzava se stesso Book sprint Edizioni.it di Vito Pacelli
mi sono messo in contatto con lui, mi ha stampato e inviato gratis il mio libro “tanta gioia!” Poi purtroppo la contropartita
Per pubblicarlo, avrebbe desiderato euro 1.400 circa. Per questa cifra mi avrebbe inviato 100 libri; per poi distribuire lo stesso nelle librerie Italiane in contatto con lui.
Ho rifiutato gentilmente l’offerta!

Luciano Sartirana
9 anni fa

Non capisco il ridurre il più possibile il prezzo: già dieci euro mi sembrano pochissimi.
A parte che stampa e materiali saranno sempre più scarsi, e che comprarsi un libro che si spampana durante o dopo la prima lettura non è il massimo… trovo che, se una cosa la fai pagare poco, chi la compra tenda inconsciamente a dare a essa un valore minimale. Tanto più che per acquistare smarthone, sigarette o stupidatine di vestiario in pochi si fanno problemi di prezzo.
Non vedo perché la cultura debba essere regalata.
Saluti!