Fuori sento i rumori e vedo le luci di un temporale lontano, ho appena finito di scrivere A ovest, che parla proprio di questo ma in realtà di tutt’altro, e l’unica illuminazione seria della mia stanza è la fiamma di tre candele. Meno serie, computer portatile e telefono cellulare.
Candele, sicuro, quelle cose di cera con uno stoppino dentro, che accendendolo scioglie la parte superiore della cera, questa per il principio della capillarità risale lungo lo stoppino e, vaporizzata, alimenta la fiamma.
Sì, quelle che si usavano nel diecimilavanticristo, prima ancora dell’invenzione della lampada a petrolio e dell’America. Fa un certo effetto rimanere nella propria grotta a lume di candela quando fuori si scatenano gli elementi. Occorre anche un po’ di immaginazione, certo, infatti per fortuna ho evitato di appartenere a quest’ultima generazione.
Ora mi ritiro, domani sveglia presto: a caccia di cucuddrillosauri!
Spettacolo! 🙂
Io le uso d’inverno, soprattutto. Però mai solo esclusivamente senza altre fonti di illuminazione. Un’altra lucina accesa la lascio sempre.
Io sono fondametalente un piromane, un giorno mi trasformerò in una fiamma e darò fuoco al mondo. Abbasso gli estintori! 😛
Ahah la Torcia Umana?!? :-O
Sono i fantastici 4 (tutti contemporaneamente, tra l’altro!)