1800 borelle

da | 3 Giu 2007

Cassetta della posta rovente in quelsti ultimi giorni!
Dopo due mesi brandisco di nuovo la penna rossa (pennarello, la penna l’ho smarrita da qualche parte nell’oltepò pavese) per le correzioni alla seconda bozza della mia raccolta di poesie, cosa che ho già accennnato qui.
Poi altri due editori si sono fatti vivi con delle proposte editoriali, a sentir loro, vantaggiosissime.
€Probabilmente per loro milleottocento bor€ll€ sono briciole, a me fanno ancora un po’ impressione, anche perché uno dei due spacciava la propria proposta per grande opportunità, quando invece mi chiedeva tanto quanto l’altro. E non mi è venuto nemmeno per un attimo il pensiero che fosse l’altro quello onesto. No, questa parola la vedo decisamente male sulla maglietta di qualcuno di loro.
Non avranno i miei soldi, maledette sanguisughe! Cioè: non li ho nemmeno io, perché loro dovrebbero volerli più di me?
Li ignoro, e continuo nel mio lavoro di correzione. Incredibile quante piccole cose saltino fuori.
Anno Domini va in maiuscolo, per esempio, e altre cose che noto solo perché sto cercando proprio loro.

Soltanto chi non vuole vedere non vede veramente

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Stefano
Stefano
17 anni fa

si vede che anche loro non Bor€llano più tanto bene a fine mese… Ciao Ste

Wade
Wade
12 anni fa
Rispondi  Stefano

Un bel post, cetlpimonmi..Tra l’altro non resta mai facile affrontare il tema del suicidio. Un tema dalle molteplici sfaccettature che ci pone davanti lo spettro della libertà di scelta, uno spettro drammatico.

Andrea Cabassi
17 anni fa

Purtroppo gli sfruttatori sono sempre bravi a trovare gallinacci da spennare…