Giovedì di metà quaresima

da | 15 Mar 2007

Oggi mi hanno fatto notare essere giovedì di metà quaresima. Quest’anno la quaresima è arrivata talmente in fretta da non lasciarmi lo spazio nemmeno per scegliere il tradizionale fioretto da mantenere in attesa della Pasqua. Ogni anno mi è difficile trovarne uno nuovo, non mi piace ripetermi, e dato che già ne metto del mio, i classici del genere mi sono negati: non mi piace la cioccolata (classicissimo), non bevo pota~cola (questo già più moderno) non sono uno spendaccione (magari!), insomma, devo inventarmi ogni anno qualche cosa di voluminosamente originale.
FiorettoPerò essendo io contrarissimo alla mortificazione della persona, gran bella invenzione catto-medievale, sfrutto questo appuntamento annuale come un’occasione per migliorarmi, per correggere uno alla volta i miei comportamenti negativi, i miei difetti, e non limitatamente ai quaranta giorni riportati nel manuale delle istruzioni. Facendo il verso al ridicolo slogan pubblicitario: un fioretto è per sempre!
Però, come dicevo in apertura, quest’anno non sono riuscito a organizzarmi in tempo per programmare la mia evoluzione morale, forse distratto dalle parole illuminanti di re Ratzinger e del primo ministro Ruini dello stato estero e impiccione di Città del Vaticano, forse dall’apertura al pubblico dei cantieri per la metropolitana più inutile d’Italia, forse dal mio ultimo impegno per la sceneggiatura di un fumetto breve, non saprei.
Venerdì ho addirittura mangiato carne. Solo venerdì però… a qualcuno sembrerà irrispettoso, a me lo sembra di più non farlo negli altri sei giorni della settimana.
Non avevo niente di particolare da dire, però se qualcuno ha praticato dei fioretti interessanti e gli va di condividerli potrebbe farlo qua, così l’anno prossimo potrò attingere direttamente dalla lista anche all’ultimo secondo!

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Lotta
Lotta
17 anni fa

Spiacente, non credente.
E quando lo ero i miei fioretti facevano acqua da tutte le parti. Però, anche se ero piccola, digiunavo il venerdì sera (fortuna che sono cresciuta, una cosa così non la fare mai più! ;-)).

Andrea Cabassi
17 anni fa

Fioretti che fanno acqua! E non lo chiami miracolo questo?!

Lotta
Lotta
17 anni fa

Urka, hai ragione! Eh lo sapevo che mi sono sempre sottovalutata troppo…

Andrea Cabassi
17 anni fa

Beh, ora o la trasformi in vino o ci cammini sopra… hai fatto trenta, fai trentuno, no?! 0_o;

Lotta
Lotta
17 anni fa

Mah…vista la quantità di vino che bevo, penso mi potrebbe essere più utile camminarci sopra. Sai la comodità?! 😀

Davide
Davide
17 anni fa

Uff, ti sei sparacoccodrillato una mia “fattonotarazione” senza prima chiedermi con che spirito io lo faccia oggi, da adulto. Sì, perchè son io quello! E non è che mi piaccia la mortificazione del fisico, e non vivo affatto il mio fioretto come mortificazione. Come facevo notare qualche giorno fa anche al mio amico Al, non serve a nulla il fioretto fatto con spirito di martirio. Questo è anzi anti cristiano, al di là del cattolico becero e bigotto che di solito lo fa proprio in questo spirito. D’altronde, non è solo del seguace di Cristo il digiuno (Cristo digiunò, traparentesi, 40 gg secondo la Scrittura…). Tutte le culture dell’ascesi praticano il digiuno per assurgere a una miglior forma dello spirito e del pensiero.
Torniamo però a come la vivo io da adulto, sul faticoso cammino del cristo, coi miei deboli mezzi. Ricorrere a una piccola rinuncia mi aiuta a riflettere su coloro che non possono permettersi una rinuncia, perchè non possono permettersi nemmeno il necessario. Privarmi di piccole cose, inoltre, mi permette di trasferire a loro il denaro risparmiato (il fioretto non è nemmeno la scusa per una cura dimagrante!) e se non facessi questo il 90% del motivo della mia rinuncia verrebbe meno. Inoltre non sono fiscale, sono nato debole e vengo spesso meno ai miei proponimenti. Oh, un’ultima notazione, giusto per prevenire l’obiezione: sul fatto di dare qualcosa del mio “di più” agli altri, non transigo: per me è pratica quotidiana anche fuori del tempo pasquale. Ryo può testimoniare: ho proprio la sindrome di Superman, e non riesco a trattenermi da chi soffre.

Andrea Cabassi
17 anni fa

Ma di quale fattonotarazione parli?_?La sindrome di superman è una buona cosa, specie quando comprando dei fiori dagli ambulanti per le fidanzate degli altri, rischiando la galera per mano delle fiamme gialle, il super cattivone ne approfitta per rubare ai ricchi per donare a sé stesso!!!Il crimine non paga, per cui non è un fatto di ingordigia! 😉

Davide
Davide
17 anni fa

ma tu alle nove e quarantacinque del mattino non dovresti aver voluto stare lavorando (è un cabassismo, ma non mi escono un gran bene)? Chi è il super cattivone della tua ricostruzione? Comunque non è solo il ragazzo delle rose quello a cui mi riferisco io…

Andrea Cabassi
17 anni fa

Vuoi dire che conosci Il Tulipano Nero?